Domenica contro la Sarnese allo stadio «Mazzella» ci saranno tutti i big dell’imprenditoria napoletana che partecipano al progetto della nuova Ischia Calcio. E ci saranno anche mamme e bambini che domenica scorsa erano andati in pullman a Casarano per una gioiosa festa dello sport e che invece si sono ritrovati nell’inferno scatenato dai teppisti pugliesi. Ischia, sede del turismo internazionale e simbolo dell’accoglienza, ambisce a essere anche la culla dello sport di qualità, una tranquilla palestra per i campioni del futuro. Così vuole anche il main sponsor (e futuro presidente) della squadra gialloblù, Lello Carlino, colpito inevitabilmente da quanto accaduto a Casarano, al di là della sconfitta sul campo.«Da sempre intendo lo sport e il calcio in particolare come uno spettacolo – commenta infatti Carlino – e quello che hanno scatenato alcuni facinorosi, prendendosela anche con donne e bambini indifesi, è sinceramente intollerabile. Domenica allo stadio ci saranno tutti i miei amici e partners della nuova società a cominciare da Dino Celentano e Luciano Punzo e inviteremo tante mamme e bambini: il messaggio che vogliamo lanciare è che la violenza deve stare lontana dallo sport. E a chi ha fatto centinaia di chilometri convinto di trascorrere una bella domenica e poi hanno vissuto l’inferno di Casarano, consegneremo anche dei premi».Tolleranza zero quindi da parte della società verso i violenti. «Di più. Bisogna avviare questa fantastica impresa proprio qui ad Ischia: una scelta ragionata di chi non butta i propri soldi ma investe in marketing, merchandising e in servizi su un territorio ad alta vocazione turistica. Ischia è un brand noto nel mondo e gli investimenti saranno consistenti e non permetteremo a nessuno di rovinare l’immagine dell’isola. Ci credo a tal punto che la settimana scorsa quando ero in viaggio di lavoro in Cina sono stato contattato dai procuratori del Verona che mi hanno fatto una offerta per l’acquisto del club: ho ringraziato e ho risposto di no, perchè il nostro progetto riguarda Napoli e Ischia».La sconfitta di domenica scorsa può pregiudicare la promozione in Lega pro? «Sono un imprenditore e quando mi succede un imprevisto, al mattino successivo sono abituato ad alzarmi e a sentirmi ancora più motivato. Casarano è stato solo un episodio poco piacevole; una lezione dalla quale trarre i giusti insegnamenti. Da domenica contro la Sarnese dovrà riprendere il nostro cammino verso la promozione». Intanto alcuni tifosi dell’Ischia contestano l’allenatore Mandragora; per loro non ha una mentalità vincente. «Non sono un tecnico – replica il prossimo presidente gialloblù – ma un semplice appassionato di calcio dove le nostre aziende investono molto. Da un anno sono anche ovviamente tifosissimo dell’Ischia. Ma ripeto: non sono un tecnico, come non lo sono i pochi tifosi che contestano l’ottimo Bruno che ha tutta la nostra fiducia e a maggio avrà sicuramente portato l’Ischia alla promozione. Del resto, dopo l’eliminazione con il Chelsea, anche Mazzarri è stato vittima delle immancabili polemiche. I tifosi appoggino la squadra che sta facendo un campionato di vertice. Noi pensiamo ai soldi, Mandragora a far correre e vincere i nostri ragazzi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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