MILANO – Tra Pastore e Hamsik, aspettando gennaio, il secondo extracomunitario, un brasiliano. Il Milan ha due nomi: Ganso e Danilo ma senza fretta. In mezzo l’idea Montolivo e l’addio ad Antonio Cassano. C’è ancora un mese e mezzo alla fine di agosto, chiusura del mercato, mezzo campionato a disposizione per capire quale dei due brasiliani è più utile per vincere in Europa, non solo in Italia. Aspettando prove da Milan dalla Coppa America (discorso valido anche per Thiago Silva, Pato e Robinho), la società di via Turati continua a lavorare in silenzio per lo slovacco e l’argentino.
Operazioni collegate, perché uno esclude l’altro, perché Pastore sarebbe l’alternativa ad Hamsik a Napoli. Ma non solo. Certo il prezzo di partenza è altissimo e come ha ricordato ancora il vicepresidente rosanero Miccichè: «Il Palermo non può ricevere contropartite tecniche da Inter, Roma e anche Milan. Gli ingaggi dei loro giocatori sono fuori dalle nostre possibilità». E quindi per arrivare a Pastore serve denaro cash, magari anche a rate. Discorso diverso col Napoli che valuta 30 milioni Hamsik ma è pronto a ragionare su qualche giocatore da poter inserire nell’affare. Galliani si affanna a ripetere: «Il Milan non ha fretta, non ha bisogno di nessuno, è già forte così e comunque gli affari migliori si fanno alla fine». Vedi Ibra e Robinho. Ma tra questi attaccanti, c’è un nome tornato alla ribalta per una maglietta con pistole e fucili che per qualcuno a Manchester non andava indossata. Si tratta di Mario Balotelli. Mai dimenticato da Galliani, d’accordo col manager Raiola resta per ora in Premier. Il tempo necessario per capire se per Ganso o Danilo le richieste folli del San Paolo non caleranno. Poi, se per SuperMario nel City non ci sarà spazio per lui a sufficienza per guadagnarsi una chiamata da Prandelli in azzurro, allora le porte rossonere potrebbero spalancarsi già a gennaio.
Fonte: Leggo.it
La Redazione
D.G.
