E’ tornato il Matador: il gol in Champions ha squarciato l’Etihad, lo stadio del City dove Cavani ha ripreso a segnare e da dove l’asso sudamericano a botta calda ha lanciato un avviso di battaglia al Milan, di scena al San Paolo domenica sera: «Guardiamo subito avanti, il punto di Manchester è importantissimo per la Champions. Aspettiamo però il Milan che non è un avversario indifferente».
Un boato, un sussulto, la terra ha tremato a Manchester e l’onda d’urto è arrivata fino a Napoli: il Matador è tornato al gol, dopo la tripletta alla Lazio ad aprile scorso, tripletta che gli ha consentito di raggiungere un traguardo importante, i 26 gol in 36 presenze in campionato, con la maglia del Napoli: «Il gol al City l’ho dedicato a Dio e agli splendidi tifosi azzurri. La Champions ti dà la carica, ha un sapore diverso ed io sono contentissimo di essermi sbloccato nell’atmosfera magica della Champions».
Un traguardo importante tagliato in volata: nella classifica dei bomber azzurri in Europa, il Matador è in prima fila con otto reti, insieme con Faustino Canè e Antonio Careca: dietro di loro ci sono Fonseca a quota 6, Maradona e Altafini con 5 reti. Si parla ancora dell’Europa: «Abbiamo cominciato bene. Sappiamo che il nostro è un girone durissimo, ma ci siamo anche noi. Contro il City abbiamo dimostrato di potercela giocare contro chiunque».
Il piede del Matador è caldissimo, caricato a pallettoni. Adesso gli tocca riprendere a segnare anche in campionato e il Milan non capita per caso. Contro la squadra di Allegri domenica sera, si presenta l’occasione giusta per ricominciare la sfida con Totò di Natale, già a segno nell’apertura della stagione, dopo lo sciopero, nel match dell’Udinese contro il Lecce. Nel campionato scorso, il duello tra il bomber azzurro e l’attaccante napoletano in bianconero, appassionò la torcida del San Paolo: Totò Di Natale superò Cavani nell’arrivo in volata, nelle ultime giornate. A Cesena dove il Napoli ha vinto in trasferta la sua prima partita, il Matador è rimasto a secco, scatenando preoccupazioni e impazienze, ma lui non se ne è fatto un malanno: sa che la strada è lunga e che c’è tutto il tempo per strabiliare di nuovo, cominciando dal Milan giò inquadrato nel mirino.
Fonte: Leggo
La Redazione
M.V.
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