Il presidente incontra gli azzurri prima dell’inizio del campionato: il Napoli non è un circo, chi sbaglia paga caro.
Alla vigilia del pronti via scende in campo il presidente che dopo aver presentato le maglie per la Champions ha ricordato le linee guida da lui tracciate per la nuova stagione.
De Laurentiis ha aperto il discorso con un avviso alla squadra. Guai a chi sbaglia.
«Ho incontrato prima i 13 giocatori nuovi e poi tutti gli altri. Ho illustrato le regole etiche alle quali bisogna attenersi: ho detto che non li voglio veder litigare o togliersi la maglia. Chi lo fa, non gioca per tre partite. Le regole non le ho fatte io, ma vanno rispettate. Chi non le rispetta non può far parte di questa cordata, qui non siamo al circo. Non tollero che un giocatore possa compromettere il lavoro della squadra con le sue intemperanze. Lo faccio nero, lo sbatto al muro».
Per il Napoli è il momento di vincere qualcosa?
«Il nostro è un percorso in un contesto antico. Mi hanno fatto un altro sgambetto con la svendita dei diritti tv dei prossimi 4 anni. Ora ci tocca subire e saper aspettare, rafforzandoci. Non è una passeggiata. Mi prefiggo di arrivare tra i primi cinque. Sarei felicissimo di entrare in Champions dalla porta principale».
Qual è la griglia di partenza?
«Le squadre più forti sono sempre Milan, Inter, Lazio, Napoli e Juventus. Poi ci saranno le sorprese. Al Milan per il mercato hanno dato otto e mezzo in pagella. Al Napoli solo otto, perché?… Noi non dobbiamo bluffare, ma confermare che siamo da Champions. I veri valori li abbiamo raggiunti e vogliamo mantenerli. Però subito. Ci sono anche i nuovi che devono inserirsi e se ci dovessero essere degli incidenti di percorso, niente drammi e niente pianti».
Cosa si aspetta dagli arbitri?
«Non mi sono mai lamentato di loro. Da noi è venuto Tagliavento a spiegare il regolamento, le trappole e come ci si comporta, e non Rizzoli, quello che ci fa perdere sempre. Ecco perché quest’anno non faccio sconti a nessuno dei giocatori. D’altra parte fino a quando non c’è la tecnologia, si va avanti così».
Lavezzi è andato in Procura, qual è il suo stato d’animo?
«Non l’ho trovato assolutamente agitato. Mi sono trattenuto 35 minuti con i nuovi e 10 minuti con gli altri e con lui. Farò delle cene ogni settimana per stabilire un ping-pong con i giocatori. Ai nuovi ed anche agli altri ho spiegato di stare molto attenti. Sono ragazzi molto giovani e questo è un territorio complicato».
A Cesena c’è il sintetico. Problemi per il Napoli?
«Siamo pari, sono anche cavoli loro».
Fonte: Leggo
La Redazione
M.V.
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