Avrebbe meritato di stravincere, ha rischiato di perdere ma alla fine la Salernitana al 94’ trova un successo sofferto ma a dir poco meritato. Tante le occasioni sprecate dai granata nel corso del match, ma poi subito il gol ci ha pensato Calil. Prima su punizione e poi al 94’ dal limite su sponda di Gabionetta. Ma che sofferenza. Nel primo tempo almeno nove i tentativi dei granata che peccano di precisione ed eccedono in leziosità. Al 2’ ci prova Calil, all’8’ Negro su assist di Giandonato ma in entrambe le circostanze la palla non entra. Poi sale in cattedra in prima persona proprio l’ex Juve che ci prova al 12’, al 15’, palo esterno su punizione, al 25’ e al 31’ sfiorando solo il bersaglio grosso. Poi al 43’ Negro lanciato da Giandonato impegna Scuffia al primo intervento del match prima che Colombo, sessanta secondi dopo, di testa da pochi passi alzi troppo la sfera. Un dominio in termini di occasione ma anche di possesso palla. E’ a centrocampo che la Salernitana si dimostra superiore. Aggressiva, corta, compatta, brava sugli esterni con Franco molto propositivo nel primi 45’ la Salernitana piace. Vacca e Maiorano sono presi spesso d’infilata dai granata che però costruiscono e sprecano. Manca un attaccante di peso anche perché sia Calil che Negro svariano molto, agendo spesso lontano dal vivo dell’area di rigore. Il Catanzaro avrebbe un potenziale offensivo notevole, con Russotto e Kamara, ma in avanti si vedono solo al 37’ quando Di Chiara in percussione, agevolato da una serie di rimpalli favorevoli, si trova solo davanti a Gori ma calcio fuori. Ma a inizio ripresa sono proprio gli ospiti a sfiorare il gol. Punizione di Pagano, Gori si salva con la traversa e dopo un mischione Barraco calcia fuori. Il Catanzaro prende coraggio e a sorpresa trova, il gol. Cross di Di Chiara e Rigione indisturbato di testa batte Gori. Menichini allora inserisce Nalini per Giandonato, invece di togliere un difensore. I granata si rivendono al 65’ cross di Franco, girata a volo di Calil e una deviazione di un difensore manda la palla in angolo. Sessanta secondi dopo ci prova Negro e Scuffia devia in angolo. Al 73’ su assist di Franco ancora Negro chiama Scuffia al miracolo e sull’angolo seguente Calil di testa manda clamorosamente fuori. Ma dopo cinque minuti Calil si fa perdonare, rompe l’incantesimo facendo esplodere l’Arechi su calcio di punizione. La Salernitana ci crede e prosegue l’assedio. E’ il turno di Gabionetta che entra al posto di Negro. Ci prova il brasiliano con un tiro a giro, ci prova Bianchi di testa ma il gol non arriva. E quando sembra finita al 94’ su sponda di Gabionetta, Calil dal limite fa esplodere l’Arechi e riporta, in attesa del Benevento, la Salernitana in vetta.
SALERNITANA-CATANZARO 2-1
SALERNITANA (5-3-2): Gori; Colombo, Tuia, Bianchi, Lanzaro, Franco; Giandonato (60’ Nalini), Pestrin, Favasuli; Calil, Negro (81’ Gabionetta). A disposizione: Russo, Pezzella, Castiglia, Volpe, Cappiello. All. Menichini
CATANZARO (4-2-3-1): Scuffia; Daffara, Rigione, Ferraro, Di Chiara; Maiorano, Vacca; Pagano, Russotto (82’ Ilari), Barraco (61’ Fofana); Kamara (74’ Martignago). A disposizione: Bindi, Squillante, Ricci, Pacciardi. All. Moriero
ARBITRO: Piccinini di Forlì (Sgheiz-Abruzzese)
MARCATORI: 55’ Rigione, 78’, 94’ Calil (S)
NOTE: Spettatori presenti 6547, 150 dei quali provenienti da Catanzaro. Ammoniti: Tuia (S), Vacca (Ca), Bianchi (S), Daffara (Ca), Pestrin (S), Ferraro (Ca). Epsulso Russotto dalla panchina. Calci d’angolo 13- 7 (pt 3-4) per la Salernitana. Recupero 0 pt, 5’st
Fabio Setta per Tuttosalernitana.com
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