SALERNO – La Salernitana cambia volto. Già domani pomeriggio, nella gara di Coppa Italia col Catanzaro all’Arechi (ore 15), Perrone potrebbe optare per il 5-3-2, proponendo, dunque, una difesa con tre centrali ed utilizzando Luciani accanto a Siniscalchi (o Tuia) e Sbraga. E’ sicuramente un’indicazione importante in vista del derby di domenica prossima con la Nocerina: i granata hanno subito nove gol in nove partite, una media che non può sicuramente portare in alto. Peraltro domenica prossima mancherà lo squalificato Molinari mentre dovrebbe rientrare Angelo Siniscalchi. Se Perrone opterà per questa nuova soluzione tattica (in campionato i tre centrali dovrebbero essere Luciani, Siniscalchi e Tuia), i due esterni sarebbero Chirieletti e Piva, mentre a centrocampo si fa largo l’ipotesi Ricci al posto di Montervino.
FOGGIA – Intanto Perrone deve fare i conti con l’infortunio di Foggia. L’ex laziale ha riportato un trauma distorsivo del ginocchio destro in seguito al contrasto con Di Cuonzo nell’ultimo match di campionato contro il Grosseto. Si teme un interessamento del legamento collaterale. Il ginocchio del calciatore ieri era gonfio e tutto è rimandato alla risonanza magnetica in programma oggi. Foggia vorrebbe addirittura essere in campo con la Nocerina, ma è quasi impossibile che ce la faccia. A questo punto bisogna soltanto valutare l’entità dell’infortunio e definire i tempi di recupero. Senza Foggia, cambia anche l’attacco dei granata, che sarà affidato a Ginestra e Guazzo. Un ritorno all’antico, al modulo tanto caro a Perrone. Del resto con i problemi attuali, che sono anche di organico (soprattutto a centrocampo), probabilmente la Salernitana non può permettersi di giocare con tre calciatori offensivi. Ieri pomeriggio, ad Eboli, Perrone ha fatto svolgere un lavoro di forza veloce e poi ha provato situazioni di gioco in fase di possesso palla. Fisioterapia per Siniscalchi, Rizzi e Molinari, quest’ultimo alle prese con una tendinite al bicipite femorale destro. Nalini ha effettuato lavoro atletico differenziato. Stamani allenamento al Figliolia di Baronissi.
DERBY – Intanto ieri sera, in Prefettura, si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Argomento principale era il derby di domenica prossima tra Salernitana e Nocerina. L’orientamento del Prefetto Pantalone e del Questore De Iesu è quello di far giocare la gara con l’accesso inibito ai tifosi della Nocerina. Il match inizierebbe alle 12,30 e potrebbe esserci la diretta televisiva. Queste indicazioni saranno inserite nella proposta che stamani sarà inviata al Viminale per la valutazione finale da parte dell’Osservatorio. «Abbiamo raccolto elementi poco positivi – ha dichiarato il Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone – e non possiamo coprirci gli occhi. Abbiamo registrato un clima di forte tensione e questo mi delude molto perché, al di là delle belle parole, la realtà è ben altra: non c’è alcuna intenzione di vivere il calcio in modo sano, si cerca soltanto di creare disordini e questo non è tifo. I tifosi hanno disertato gli incontri che avevamo organizzato: è sembrato che solo Prefettura e Questura volessero giocare questa partita senza restrizioni».Nel frattempo è congelata la prevendita dei tagliandi fino alla determinazione dell’Osservatorio.
NOCERA INFERIORE – Sempre più ultima, per di più regredita in gioco e personalità dopo i segnali di crescita lanciati sul campo del Pontedera. La Nocerina è molto più che in crisi, è in un tunnel profondo di difficoltà ed angosce e l’ultimo gradino che può evitare di precipitare in un burrone è il derby dell’Arechi contro la Salernitana, la partita più sentita di tutta la stagione.
BUIO – Perdere ancora renderebbe ancora più esasperati gli animi dei tifosi, domenica scorsa esplosi per la prima volta nel settore tribuna. Contestazioni per il tecnico Gaetano Fontana, in sala Gos perché squalificato, e per tutta la società rossonera, accusata d’aver fatto una lunga serie di scelte errate. L’ultima quella di prolungare fino al 30 giugno 2015 il contratto ad un allenatore che in dieci partite ha raccolto appena tre punti (tre pareggi nelle prime tre gare) e che non riesce a trovar le soluzioni per uscire dal tunnel o quantomeno renderlo meno buio.
FLOP – I numeri son come sempre il certificato più nitido della condizione di una squadra. Ed il dato dei gol subiti è davvero imbarazzante: 25 in appena 10 gare, nessuna delle quali chiusa senza beccarne almeno uno. La media (2,5) è la seconda peggiore d’Italia, relativamente a campionati professionistici. Solo il Bra, nel girone A di Seconda Divisione, è andato più giù, incassando 26 reti. Il Sassuolo ne ha subiti 27, ma in 11 gare ed ha una media di 2,45, più bassa di quella rossonera.
AUTOLESIONISMO – Oltre i dati c’è poi l’atteggiamento a preoccupare. I giovani non hanno di certo il carisma per rianimare il gruppo, i pochi “anziani” sono quasi tutti stati al di sotto delle aspettative: De Franco e Vitale messi fuori rosa per motivi tecnici, Romito mai eccelso e troppo nervoso (ha saltato per squalifica le ultime due gare per un pugno rifilato ad un calciatore avversario nella partita col Prato), Gragnaniello è ancora in infermeria e Rizza non è mai andato oltre il compitino. Senza riferimenti solidi, la squadra ne risente e diventa autolesionista. Come capitato domenica scorsa. Poca roba il Gubbio, messo in condizioni di vincere da due errori assurdi del franco-maliano Kamana, costretto a prendersi responsabilità da leader che non gli appartengono.
SPACCATURE – Dentro un contesto così ingarbugliato e difficile da gestire ci sono pure tante crepe interne che non è semplice risanare. Il comitato salvezza costituito in estate, infatti, continua a perdere pezzi. Ieri ha, infatti, rassegnato dimissioni irrevocabili l’avvocato Mandarino, uno di quelli più attivi nell’opera di salvataggio last minute. Nella sua lettera ha appositamente omesso di ringraziare il presidente Benevento ed il dg Pavarese. Segnale chiaro di frattura ormai consumata con le linee societarie.
EMERGENZA – Ad amplificare la sensazione di nervosismo c’è il derby di Salerno alle porte. Fallire significherebbe eguagliare il record di sconfitte consecutive in campionati professionisti stabilito nel 2004-05. Far bene, però, è davvero impresa ardua perché bisognerebbe dar velocità all’attacco e soprattutto blindare una difesa colabrodo. Che tra l’altro sarà in stato d’emergenza ulteriore domenica prossima. Oltre a Kamana, infatti, è andato in squalifica anche Sabbione, finora il migliore (o il meno peggio) tra i centrali utilizzati. Tutto il peso ricadrà su Romito (al rientro da squalifica), ammesso che il suo ginocchio dia responsi positivi a partire da oggi pomeriggio.
Fonte: Corriere dello Sport.
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