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Lega Pro, presunte combine: il presidente del Messina manda via il portiere

Un flusso anomalo di scommesse sul segno 'X' nella gara tra Messina e Paganese ha aperto a nuove indagini

“Che Dio ci benedica”. E sì che ce n’è bisogno, presidente. Natale Stracuzzi saluta così, pastore evangelico che ci accoglie nel suo cantiere navale all’ora di pranzo. Il mare monta, quasi vorrebbe entrare dalla finestra, i 19 gradi in fondo neppure sconsiglierebbero la visita. C’è il sole, ma qui l’unico flusso che pare interessare è quello anomalo delle scommesse. Cinquecentomila euro: a tanto ammonterebbero le vincite sospette, molte delle quali “locali”, su Messina-Paganese di domenica, finita come previsto da Federbet. Tre le giocate che hanno acceso i riflettori: l’X finale, il 2-2 come risultato esatto e la combinazione parziale-finale 2-X. Quest’ultima quota, da un iniziale 12, si era via via più che dimezzata.

DENUNCIA CONTRO IGNOTI — La storia è complicata, perché c’è di mezzo un autogol di un ragazzo della Paganese neppure 18enne, Piersilvio Acampora, entrato in campo neppure due minuti prima. “Dobbiamo proteggerlo, meglio che non parli – ci dicono dalla Paganese – Ma perché questa storia vi interessa?”. La gara è al centro di una polemica tra Sportradar, concessionario della Lega Pro per il match fixing, e Federbet, che con la Lega Pro non collabora. Ma, al netto della polemica, il 2-2 si è effettivamente consumato. Il peccato di pensare male l’hanno fatto in tanti, se avranno pure azzeccato ora sta alla Procura federale e alla Procura della Repubblica stabilirlo. Quest’ultima ha ricevuto ieri una denuncia contro ignoti dal presidente del Messina. La procura federale, invece, ha inviato i suoi ispettori: domenica mattina hanno bussato alla porta dei giocatori della Paganese (“Ci hanno svegliato in albergo”, ha rivelato il tecnico Grassadonia, ex Messina) e poi sono andati nel ritiro dei siciliani. Dopo il match hanno interrogato i team manager, i capitani e gli allenatori: “Mi hanno chiesto se conoscevo qualcuno degli avversari. Ho risposto di sì, ne ho allenato più di uno – ci spiega Raffaele Di Napoli, tecnico del Messina – Ma cosa vuol dire? Se dovessi avere anche solo un sospetto verso uno dei miei giocatori, non potrei più fare questo mestiere”.

I SOSPETTI — Ma il sospetto è una debolezza umana. “Lo sa che ho rimandato il viaggio a Bucarest per lei?”, ci fa Stracuzzi. Grazie presidente. “Ma l’ho fatto anche perché oggi (ieri, ndr) ho presentato una denuncia contro ignoti. Devo tutelarmi”. Della serie: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. “Io posso garantire al 100% solo per me stesso. L’autogol è stato assurdo. E alla fine Barilaro perché non ha tirato in porta? Ma no, lui è un ragazzo d’oro”. E allora? “Guardi, io non posso mica dire che sia stato questo o quel giocatore. Però sono un ex portiere. E chi mi fa pensare male è Berardi, per il primo e il secondo gol. Nelle gare con i campani fa errori bestiali. Ma presto non sarà più un problema: sto prendendo un portiere che viene dalle giovanili del Real Madrid (è Miguel Angel Martinez, classe 1995, ndr), giocherà lui”. Stracuzzi ha l’aria stanca. “Posso sospettare anche dell’arbitro, in verità… Ma il punto è che con il Messina ci ho rimesso 700 mila euro: sono pronto a mollare, il vice pastore della mia chiesa mi ha detto che c’è un gruppo di Treviso interessato. E il 25 incontro pure una cordata svizzera”.
FLUSSI — Squarci di futuro. Il presente è il Celeste. È Carmine Giorgione, il capitano. “La combine non esiste, garantisco io”. L’allenamento è appena finito, le sue due gemelline giocano con il telefonino. Lui ci guarda: “Tutti quelli che sono qui danno l’anima. Ci alleniamo su un campo che non ha più l’erba, ci sono state settimane in cui non avevamo neppure la magliette”. Eh, ma non è che qualcuno è caduto in tentazione? “Non ci credo”. Però è la quarta volta in stagione che una partita del Messina viene segnalata, dopo Martina, Benevento e Casertana. “Forse Baranca vuole estorcermi una collaborazione”, fa Stracuzzi. Francesco Baranca è il presidente di Federbet. Che le collaborazioni a un club di Lega Pro le fa pagare 500 euro al mese. “Sembra sia colpa mia, ma io ho solo anticipato quello che sarebbe successo”, sostiene. “Noi preferiamo agire nel silenzio – ribatte Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar – Anche noi abbiamo segnalato la gara, il flusso in effetti è stato importante. Ma l’abbiamo fatto in silenzio, così si salvaguardano le indagini”. Restano quei 500 mila euro vinti. “Lavoreremo ancora più in profondità, per debellare il fenomeno – fa Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro – Si parta dall’educazione dei bambini”. Dall’Abc, direbbe Franco Scoglio. Che non sarà orgoglioso di sapere che questo Messina-Paganese è stata la prima partita con lo stadio intitolato a lui. Lui che da queste parti allenò Franco Caccia, squalificato per 5 anni nel calcioscommesse del 1986. Giusto trent’anni fa.
Fonte: gazzetta.it
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