“Io presidente Figc ? No, parlo da presidente di Lega Pro”. Così il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, in un’intervista a InBlu Radio: “Quello che serve al calcio italiano – ha aggiunto Gravina – è un atto di grande responsabilità e individuare in brevissimo tempo individuare una piattaforma programmatica che sia frutto di un consenso generale che tuteli soprattutto gli interessi del mondo del calcio”.
“L’esclusione dal Mondiale – ha sottolineato Gravina – è stata una lacerazione fortissima che abbiamo abbinato alla grande amarezza della bellissima serata di spettacolo che hanno dimostrato i tifosi di San Siro. Sono stati sette giorni di lacerazioni ricchi di grande sofferenza. Sono un realista e cerco sempre di guardare avanti. Bisogna prendere spunto da questa grande negatività per trasformarla in una grande opportunità di riforma generale del calcio italiano. Dobbiamo prendere spunto per alzare l’asticella dell’entusiasmo del popolo italiano per far sì che la nostra capacità di reagire in questo momento di grande difficoltà ci porti a realizzare un progetto di rilancio del calcio italiano che sia innovativo e all’avanguardia”.
“Non possiamo prescindere dal Coni – ha concluso Gravina – è la massima istituzione dello sport italiano. Dobbiamo ricostruire le condizioni ideali di un ambiente che deve abbandonare le tensioni che sono state generate negli ultimi tempi”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro