Da qualche anno, nelle serie inferiori non basta mostrare le proprie qualità: bisogna anche rispondere a dei requisiti anagrafici fondamentali per poter far parte di una squadra. Da quest’anno, poi, ogni club di Lega Pro deve avere tra le proprie fila almeno 8 Under 21, ed è facile intuire come per chi va in là con gli anni la vita non sia così semplice.
Non lo è nemmeno per chi non ha ancora compiuto 22 anni (lo farà a dicembre), come Andrea Ghislanzoni: di professione portiere, svincolato dopo aver disputato le ultime due stagioni nel Lecco e nella Giana Erminio. Non ha trovato squadra anche a causa delle regole, restrittive all’estremo. E ora è determinato a lasciare il calcio una volta per tutte.
“È stata una decisione presa perché, dopo questi pochi anni che ho vissuto nel mondo del calcio, sono stato sostanzialmente tagliato fuori da regole che penalizzano in maniera incredibile alcuni tipi di giocatori, e soprattutto i portieri” lo sfogo di Ghislanzoni, intervistato da ‘Tuttolegapro.com’.
“Ho fatto 90 partite in Serie D e mezza stagione in Lega Pro – continua il portiere – Dopo un’esperienza del genere mi sono trovato senza offerte concrete. Si fanno prestare giovani dalla Serie A o dalla Serie B, e vieni sopravanzato da ragazzi senza nessuna esperienza, perché sono a costo zero. Questo provoca rammarico e delusione, non posso ritrovarmi ogni 20 settembre a sperare nella chiamata di una squadra che ha un bisogno improvviso e non guarda al valore del giocatore”.
E ancora: “Da due anni mi sento dire che sono vecchio nonostante non abbia ancora compiuto 22 anni. In pratica con le regole degli under per un giocatore giovane che arriva dalla D è impossibile sfondare. Per i portieri è anche peggio perché in D il ruolo è riservato solo agli under, mentre in Lega Pro o hai grande esperienza oppure devi fare il secondo a un ’96 o ’97”.
Il futuro può essere ancora tra i pali, ma solo a livello dilettantistico: “Se qualche squadra della zona, di Eccellenza o Promozione, mi chiederà una mano, non escludo la possibilità di mettermi in discussione. Ma non sarà senza dubbio un impegno primario, non penso di ritornare più nel calcio professionistico”.
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