Leandro Rinaudo è un nodo ancora da sciogliere per Riccardo Bigon. Il difensore ex Novara, che si allena a parte a Castelvolturno, non ha trovato alcuna destinazione nella recente finestra di mercato. Rinaudo ha un ingaggio molto elevato (700mila euro) e senza richieste in Serie A è praticamente inavvicinabile per tutti i club di Serie B. Nonostante il Napoli fosse pronto a ad accollarsi buona parte dell’ingaggio, non si è riuscito a trovare nessun accordo. A questo punto, col difensore che è in scadenza di contratto nel 2013, si lavorerà per una rescissione consensuale, in modo che Rinaudo possa trovarsi una squadra da svincolato, e il Napoli possa liberarsi da uno stipendio importante e di un giocatore che, seppur professionale e valido, non rientra nei piani di Mazzarri. Rimane in azzurro anche Bruno Uvini, che per ora sarà aggregato alla Primavera. Sarà valutato fino a gennaio e poi si deciderà: non è escluso che possa tornare utile per la prima squadra da qui a gennaio, soprattutto in caso di qualche imprevisto a chi è davanti a lui. Il Napoli ha ben otto difensori in organico, e va considerato, infine, il ‘caso’ Grava: il difensore 34enne ha visto un inaspettato rinnovo contrattuale di un anno, ma oltre a essere scivolato come ottavo elemento del reparto dopo l’arrivo di Uvini, non è stato neanche inserito nella lista di Europa League, dove invece si legge il nome del brasiliano. Di fatto anche il difensore casertano, sul quale è stata condotta una sorta di operazione ‘simpatia’, è un elemento in sovrannumero rispetto alle necessità.
Fonte: calciomercato.com
La Redazione
P.S.
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