Presentato un documentario sullo Special One a “Sport Movies &Tv”. Il titolo: “José Mourinho the best coach in the world”. Ricordi anche di Zanetti, Materazzi, Stankovic, Lampard e Milito
Ieri sera è stato presentato il documentario “José Mourinho the best coach in the world”, ovvero tutto quello che avreste voluto sapere su Mourinho. Oddio, non proprio tutto, ma il video curato da Nuno Luz e prodotto da Tv Sic per il Festival del cinema sportivo “Sport Movies & Tv”, racconta molti retroscena dello Special One e sul nostro sito da oggi si potranno vedere delle anteprime. Mou che ricorda i momenti più intensi della sua vita sportiva, un fiume di testimonianze, da Maradona a Cristiano Ronaldo, da Zanetti a Materazzi, dal fedele preparatore Rui Faria a Florentino Perez e un giornalista portoghese che Mourinho lo conosce da oltre vent’anni.
AMICI – “Siamo amici di famiglia, ho incontrato tante volte Mou lontano dai riflettori – racconta Luz – ed è molto diverso da come appare. E’ simpatico, gli piace scherzare, raccontare storie… In questo documentario mi sono soffermato sul suo metodo di lavoro, uguale per tutte le squadre. Un esempio? Prima della partita si riunisce con la squadra solo per dieci minuti e mette in luce tutte le debolezze degli avversari. La sua più grande qualità è quella di essere autorevole, ma contemporaneamente amico, fratello maggiore, padre dei calciatori. E, soprattutto, di pungerli nell’orgoglio”.
OCCHI DI TIGRE – E negli occhi di ogni campione che ne parla si accende una luce. Lampard: “Ero giovane, non mi rendevo conto delle mie potenzialità, lui mi disse che ero il miglior centrocampista del mondo… e lo fece mentre ero sotto la doccia! Mi sentii molto orgoglioso, tirai fuori davvero tutto”. Profondo Paulo Ferreira: “Quando mio padre morì mi disse: “Torna quando ti senti pronto”. Milito sulla partita decisiva di Kiev, che spianò il cammino per la Champions League: “Nell’intervallo ci disse di tutto, che eravamo una squadra che non poteva vincere niente! Ci fece reagire e battemmo la Dinamo”. Curioso Stankovic: “Avevo lavorato molto intensamente e mi disse: “Vai pure una settimana a Dubai a trovare la tua famiglia, te lo meriti”. Il bello è che mancavano tre giornate alla fine del campionato”. Tutti pronti a gettarsi nel fuoco per Mou, quell’Inter era così.
MARADONA – Divertente l’incontro con Diego Armando Maradona che firma un pallone per il tecnico di Setubal e Mou ricambia con una dedica sulla maglia. Curiosa l’immagine di Mourinho con i guantoni in porta, come suo padre che era portiere. Indimenticabile Mou al Bernabeu in festa mentre i suoi alzano la coppa, per un istante traspare una gioia intima come se fosse solo. Intenso l’ultimo abbraccio, in lacrime, a Materazzi prima dell’addio all’Inter. Marco lo ricostruisce attimo per attimo.
Fonte: Gazzetta.it
La Redazione
M.V.
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