Dopo il no alla proposta di rinnovo fino al 2017, era chiaro che il rapporto tra Benitez e De Laurentiis si fosse complicato. D’altronde il patron ha detto sì esclusivamente ad una sola delle richieste del tecnico, acconsentendo ed investendo circa un milione di euro, per dotare Castelvolturno di strutture adeguate; per il resto (mercato) ha fatto capire che lui ritiene Benitez la carta vincente, quasi come a dire che deve essere lui a “scovare” nuovi Mertens e Callejon per rendere il Napoli vincente. Don Rafè, dal canto suo, non ha nascosto di non essere disposto a giocare logoranti partite a scacchi, per cui, si arriva al 2015, poi…Benitez, abituato a lavorare in grandi e diversi contesti, non può accontentarsi di politiche del tipo “si accontenti di ciò che ha e lavori”, in fondo se si guarda intorno, come pare già stia facendo, le richieste non mancano. Prima tra tutte l panchina della Spagna, poi un eventuale ritorno in Premier, e, perché no, un suggestivo “rientro” a Valencia. Una distanza ideologica, quella tra il tecnico ed il presidente azzurro, che c’è tutto il tempo di limare, ovviamente, ma per cui occorre volontà. Quella di Benitez, di creare un ciclo vincente con il Napoli, c’è già, resta da capire cosa farà de Laurentiis. Si aspetta lui per cambiare il finale di un film già visto.
Fonte: Cronache di Napoli
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