Reina 6: Nessuna responsabilità sui due gol, imprendibile la conclusione di Ozil, poco da fare sul guizzo di Giroud a due passi dalla porta. La sua esperienza serve a salvare altre situazioni pericolose, soprattutto le uscite alte nell’area affollata. Bella parata nel finale ad evitare il terzo gol di Koscielny.
Mesto 5: Il livello di Champions è altissimo, vede filare via avversari da tutte le parti, una serata da incubo anche per lui. Nella ripresa cerca di prendere un po’ coraggio e di salire per proporre qualche cross ma non incide. Soffre come tutti, difficile reggere i duelli i confronti individuali.
Albiol 5: Stavolta può poco anche il difensore spagnolo. Forse non è al top anche perché ha recuperato in extremis dall’infortunio. Non è veloce nella chiusura sul secondo gol di Giroud. In generale affonda insieme a tutta la squadra e neanche la sua esperienza serve a tenere in piedi il Napoli.
Britos 4.5: Sul primo gol si fa superare agevolmente da Giroud che vince il duello di fisico e fa volare Ramsey sulla fascia. La seconda rete parte da un suo iniziale regalo, un rinvio maldestro infatti attiva l’azione devastante a tre tocchi palla a terra dell’Arsenal. Prova a prendere le misure ma continua a soffrire.
Zuniga 5: Vorrebbe festeggiare in maniera migliore la firma sul contratto ma non è così. Soffre anche lui da morire e spesso viene puntato da Sagna, altre volte a turn da Rosicki e Ramsey. Va in difficoltà e non trova i tempi giusti per gli inserimenti per le sovrapposizioni. Una serata molto difficile anche per il colombiano.
Behrami 5:Il primo quarto d’ora è da incubo, va in confusione anche lui per il continuo tourbillon degli assi di Wenger. Non riesce a mordre nel pressing come sempre fa e anche per questo Ozil fa la differenza, Sale un po’ di livello con il passare dei minuti ma non è il guerriero ammirato in tante altre occasioni.
Inler 5: Il ritmo dell’Arsenal è forsennato e stavolta le lancette dell’orologio svizzero si fermano. In grossa sofferenza nell’impostazione, viene aggredito sistematicamente dell’avversario. Una partita che diventa subito difficile per chi deve lottare in mezzo al campo anche perché l’Arsenal è sempre in superiorità.
Callejon 5: Non incide mai in attacco anche se nella ripresa fa registrare qualche segnale di vitalità. E soprattutto non riesce a dare il solito contributo in fase di non possesso palla. Sulla sua fascia i pericoli sono inferiori rispetto all’altra ma il Napoli comunque produce poco gioco a differenza dell’Arsenal.
Hamsik 4.5: Stecca completamente la partita con l’Arsenal. Non è la prima volta che nei grandi appuntamenti lo slovacco sbaglia partita. Tocca pochisismi palloni, non riesce a prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà e c’è anche un suo contributo negativo nell’azione del raddoppio dei Gunners.
Insigne 5: Il più attivo all’inizio, prova a fare qualcosa, a pungere in qualche maniera l’ermetica difesa dell’Arsenal. Nel primo tempo è sua l’unica vera conclusione in porta su calcio di punizione. Sue anche le poche giocate. Però non è determinante e non copre abbastanza sull’out di sinistra mancando in fase difensiva.
Pandev 5: Stavolta non funziona da falso centravanti. Le colpe sono del macedone, che quasi si nasconde, ma anche della squadra che lo assiste pochissimo. La sua presenza è impalpabile, prestazione completamente diversa rispetto a quella di agosto nel trofeo Emirates quando segnò all’Arsenal.
Benitez 5: Sconfitta pesante al di là del risultato. Il Napoli infatti non è riuscito per nulla a contrastare l’Arsenal, troppo netto il divario in campo. Anche tatticamente gli inglesi sono stati superiori: pressing alto in tutte le zone del campo e la capacità di fare la partita dall’inizio alla fine. Baricentro troppo basso invece quello del Napoli che mantiene un atteggiamento di eccessiva attesa. Era un esame severo e lo si sapeva ma dal Napoli ci si attendeva una prestazione comunque diversa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
