REINA 6 – Il pericolo più serio arriva dalla curva, quando vola un ombrello. Poi rari cross, una capocciata di Diawara annientata con leggerezza e sul gol vede tardi il pallone che comunque è angolato. A scanso di equivoci, va a prendersi nel mischione l’ultimo cross.
MAGGIO 6 – Eppure tornano. Riecco il pendolino: accelera, non indietreggia mai, si lascia trascinare dall’euforia della ritrovata verve agonistica.
FERNANDEZ 6,5 – Toh, chi si rivede! E in che modo. In scioltezza, mostrando aderenza assoluta con il modulo e fregandosene d’ogni eventuale pregiudizio. Assolutamente sereno, praticamente da Nazionale argentina.
ALBIOL 6,5 – Segni particolari: bellissimo. Riduce Gignac a comparsa, lo divora negli anticipi e sulla posizione. Qualche ciabattata nel secondo tempo (e non è da lui), magari un accenno di disagio, ma è un calo passeggero.
ARMERO 6 – L’uomo sbagliato nel posto giusto: ha gamba per andare, e va, poi gli occlude il cervello e combina sempre la giocata sbagliata. Higuain lo farebbe a polpette, se potesse, su un affondo dilapidato con sciatteria. Viene scosso negli spogliatoi e sembra un altro, tant’è vero che chiude – con l’ingresso di Mesto – andandosene tra le linee.
BEHRAMI 6,5 – Incontenibile, imprevedibile e pure intoccabile: va su chiunque, principalmente su Valbuena, ha una marcia in più e magari saranno anche due, chi può dirlo? Non passa manco un refolo di vento dalle sue parti, figuratevi un avversario…La macchiolina è su A. Ayew.
INLER 6 – Ha il piede «sporco» e ne sbaglia subito cinque su cinque. Però ha l’autorevolezza per assumersi i rischi ed anche l’ostinazione per andare a riprovare, magari per esser più fortunato.
CALLEJON 7,5 – E’ delizioso nell’uno contro uno, è generoso nell’andare ad assecondare gli equilibri della mediana, è letale nell’affondo che vale l’1-0.
HAMSIK 6 – Piccoli però incoraggianti segnali di rinascita: fisicamente è rifiorito e si mette a danzare pur in orizzontale e quando ha campo va dentro con «cattiveria». Il raddoppio nasce da un’idea e nel finale se ne sta pure a far legna, come un gregario qualsiasi.
MERTENS 7,5 – Ma che giocatore è? Punta, marca, salta l’uomo, crea la superiorità, riequilibra la normalità: si spende a tutto campo, ondeggia dove gli viene chiesto, il valore straordinariamente aggiunto. Li fa impazzire tutti e poi, ingordo, regala persino il tacco per concedere a Zapata la battuta giusta. Regale.
HIGUAIN 6 – Per quaranta minuti lascia perplessi, corre e pare abbia ingioiato un palo, tanto è dritto; sciupa come Pandev, anzi peggio, la palla della nottata. Ma l’assist è un piacere per gli occhi, un capolavoro consentito a chi ha testa, innanzitutto quella.
ZAPATA (12’st) 7 – E pensavate che avesse soltanto quei due metri di muscoli? Un giorno si capirà cosa si nasconda in questo gigante, ma il 2-0 induce a pensare che là dentro ci sia del buono: destro a girare, nell’angolo lontano, come farebbe un talento.
BENITEZ (all.) 6,5 – La domina tatticamente poi, però, forse toglie troppa qualità. Ma ha tranquillità e la trasmette a una squadra che lo segue.
MANDANDA 5,5 – Non concede mai la sensazione d’essere in buonissime mani..
FANNI 4,5 – Si piega su se stesso, quasi si inginocchia. Mertens lo schiaccia, Callejon lo finisce…
ABDALLAH (7’st ) 5,5 – Aggiunge inconsistenza, si perde nel caos marsigliese.
N’KOULOU 6,5 – S’è capito perché il Napoli lo voleva, perché il Marsiglia lo ritenga incedibile. Un cannibale.
DIAWARA 5,5 – Fa meglio il centravanti che il difensore: Higuain taglia da lì, pure Hamsik entra. Burroso.
MOREL 5 – Lo lasciano solo contro Callejon e poi Mertens; lo lasciano al freddo e al gelo.
ROMAO 5,5 – Magari è imponente, poi però serve altro. Si ingegna a coprire Inler, è graziato dall’imprecisione altrui nelle ripartenze.
CHEYROU 6 – Con orgoglio e pure con senso tattico: va a rompere le linee, poi tenta di intrufolarsi.
PAYET 5,5 – Ha opposizione relativa, ma è un tempo e nient’altro
VALBUENA 6 – Il piedino è al miele ma Behrami è veleno allo stato pure.
A. AYEW 6,5 – Una fisicità impressionante, una capacità di offrirsi per ripiegare da applauso. E poi pure la zampata che riapre.
GIGNAC 5 – Non si vede, non si sente: magari non c’è e nessuno ha avvertito lo speaker.
BAUP (all.) 5 – Crisi vera e si intuisce perché: preparata male, gestita peggio.
L’arbitro
CAKIR (Tur.) 5,5 – Il signore in rosso si tradisce: quello di Jordan Ayew è intervento da espulsione.
Fonte: Corriere dello Sport
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