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Le pagelle del calciomercato: chi ha fatto il vero affare?

Juve in pole, come è giusto che sia dopo l’ultima stagione e il mercato da cui esce ulteriormente rafforzata. Dietro tutte le altre, tra rivoluzioni, talenti che hanno cambiato maglia, possibili sorprese e giocatori da cui ci si aspetta conferme. Abbiamo provato a dare i voti, sapendo bene che, alla fine, conta solo quello che dirà il campo…

 

 

 

 

 




JUVENTUS

Voto squadra (5 su 5) 

Voto mercato (4,5 su 5) 

Cosa va: L’ossatura, solidissima, è rimasta quella su cui i bianconeri hanno costruito lo scudetto. Buffon-Barzagli-Pirlo-Vucinic sull’asse verticale, Vidal-Pirlo-Marchisio su quella orizzontale. Bisognava solo puntellare, aggiustando le fasce, e Asamoah-Isla sono certamente meglio di Elia-Estigarribia.

Cosa non va: Il mercato non è “a 5 stelle” soltanto perché, alla fine, il top player non è arrivato. Dopo aver sognato Van Persie, Cavani, Jovetic e Suarez, è arrivato Bendtner. In pratica, davanti manca ancora il campione di livello mondiale.

NAPOLI

Voto squadra (4,5 su 5)

Voto mercato (3,5 su 5)

Cosa va: Cavani è uno dei pochi “big” rimasti in Italia: il vero colpo è stato trattenerlo. Mazzarri è l’allenatore di Serie A che da più tempo resiste sulla sua panchina, tanto che i suoi giocano ormai a memoria. Gamberini e Behrami innesti mirati; aspettando che Insigne e El Kaddouri stupiscano.

Cosa non va: Il vuoto lasciato da Lavezzi, obiettivamente, non è colmabile da Pandev semplicemente ripiegando sul 3-5-1-1. Bisognerà trovare un’alternativa alle accelerazioni del Pocho, che erano in grado di dare una svolta nelle partite difficili da sbloccare.

ROMA

Voto squadra (4 su 5) 

Voto mercato (4 su 5)

Cosa va: Zeman ha riportato entusiasmo nell’ambiente ed è stato accontentato in tutto e per tutto sul mercato: Balzaretti, Piris, Dodò, Castan, Bradley, Tachtsidis, ma soprattutto Destro – cercato da tutte le big italiane – che alla fine ha scelto i giallorossi. Mai come quest’anno può lottare per il vertice.

Cosa non va: Si ricomincia, con un progetto nuovo di zecca. Esattamente come un anno fa. Tanti difensori, campioni in Brasile ma ancora da testare in Europa. E il dilemma tattico in attacco: sia Destro che Osvaldo rendono al meglio se schierati al centro… dove giocava Totti.

INTER

Voto squadra (4 su 5)

Voto mercato (3,5 su 5)

Cosa va: Il progetto-Stramaccioni prende forma: tanta qualità in attacco, con gli innesti di Palacio e Cassano e il ritorno di Coutinho; fibre muscolari fresche a centrocampo con Mudingayi, Gargano e la piacevole “scoperta” di Guarin. E uno spogliatoio che sembra credere nel suo giovane allenatore.

Cosa non va: Via Julio Cesar, Maicon e Lucio, la difesa traballa. Handanovic è una garanzia, ma Silvestre è apparso spaesato nelle prime uscite e Alvaro Pereira è ancora da scoprire. Manca il famoso vice-Milito, specie se si vuole essere competitivi anche in Europa.

MILAN

Voto squadra (3,5 su 5) 

Voto mercato (3 su 5)

Cosa va: Dopo tante sbandate, torna in carreggiata negli ultimi due giorni di mercato, con gli acquisti di Bojan e De Jong, con cui la rosa a disposizione di Allegri torna ad avere un senso. Da qui a dire che possa tenere testa alla Juventus come nell’ultima stagione, ne passa…

Cosa non va: Squadra smantellata, per usare le parole di Allegri, che ora deve costruire un nuovo impianto di gioco. L’asse Thiago Silva-Ibrahimovic, al quale ci si aggrappava nel momento del bisogno, non si rimpiazza da un giorno all’altro. Grandi dubbi in difesa.

LAZIO

Voto squadra (3 su 5)

Voto mercato (3 su 5)

Cosa va: Mercato fatto con criterio, senza follie, cercando l’affare (Ederson? Ciani?). Alla Lotito. C’era già una buona base di partenza, non occorrevano rivoluzioni. Poche squadre possono contare su un attaccante che garantisce gol come Klose e su un cervello dai piedi fini come Hernanes. Giusto tenerseli stretti

Cosa non va: Con Petkovic siamo di fronte a un bivio: o è un genio, e allora complimenti a Lotito che l’ha scovato, oppure avremo subito una panchina traballante, appena le cose non gireranno, dato che l’allenatore bosniaco non ha le spalle coperte dal “grande nome”

UDINESE

Voto squadra (2,5 su 5)

Voto mercato (2,5 su 5)

Cosa va: Si riparte da Guidolin, e da un progetto che negli ultimi anni ha dato ragione alla società, anche quando si è privata di campioni come Inler, Sanchez, Zapata… Motivi che spingono a dare nuovamente fiducia ai bianconeri, anche dopo le cessioni di Handanovic, Asamoah e Isla. E se poi esplodesse Muriel…

Cosa non va: Dopo la cucchiaiata maledetta, è arrivata una coltellata dall’urna di Europa League. Il morale è a pezzi, e in questo clima bisogna provare a costruire un nuovo “miracolo”. Il rischio, quando si agisce così sul mercato, è che a furia di tirare la corda, questa prima o poi si spezzi.

 

La Redazione

Fonte: Skysport.it

G.D.

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