RAFAEL 6 Nel momento di maggior suspence, Cavanda gli spara addosso con il fucile a tappi. Plop, il proiettile di sughero si ferma fra le sue mani.
MAGGIO 6 Riparte poco, aspetta molto. Il sostegno nella fase difensiva è continuo e prezioso.
ALBIOL 7,5 Ogni volta che la palla sorvola l’area napoletana, si vede una testa mora più alta delle altre. E’ sempre la solita testa, quella dell’ex madridista, che gioca una delle migliori partite da quando è in Italia. Zero errori, anche quando la palla si abbassa.
KOULIBALY 6 In mezzo a gesti tecnici poco decorosi, piazza dei colpi decisivi, come quando salva un gol anticipando Djordjevic. Non è attento come Albiol, però alla fine anche lui aiuta il Napoli a non incassare reti.
STRINIC 6 E’ al debutto in Serie A e come primo esame è tosto: gli càpita Candreva. Che prende a puntarlo fin dall’inizio e anche con buoni risultati. Col passare dei minuti, però, il croato comincia a capire prima la sua squadra, poi l’avversario e regge il passo.
DAVID LOPEZ 6,5 Stavolta è utile non solo nel recupero palla, nel contenimento, ma anche nella fase successiva. Utile e lucido.
GARGANO 6 Fa un passo indietro rispetto al suo compagno di reparto, pur senza sbagliare mai la posizione né il controllo del gioco.
CALLEJON 6 Potrebbe segnare solo in pieno recupero perché il resto della partita lo trascorre aspettando la Lazio nel proprio centrocampo. Difende tanto, attacca meno.
DE GUZMAN 6 Per un tempo si incolla su Ledesma e anche in questo caso Benitez lo incarica di non far giocare il primo regista laziale. Alla fine la sua partita risulta senza genio, senza spunti, ma con un’applicazione totale.
MERTENS 6,5 Parte a mille. E’ lui a sbucare alle spalle di Biglia e a lanciare, con un tempo perfetto e una mira invidiabile, Higuain nell’azione del gol. Poi, come Callejon, corre indietro a difendere, ma rispetto allo spagnolo ha una marcia in più quando attacca.
HAMSIK (16’ st) 6 Entra per gestire il possesso palla e offre l’assist a Callejon per il raddoppio sfumato.
HIGUAIN 7,5 Se il Pipita punta Radu, gli va via 8 volte su 10. E’ la legge della natura. Qui succede alla prima occasione, l’argentino incenerisce il difensore e il portiere della Lazio. Poco dopo, assist per Mertens e alla fine altro attacco sull’esterno con un diagonale che esce di un soffio e che a noi ha ricordato il diagonale di un suo connazionale: Gabriel Batistuta.
BENITEZ (ALL.) 7 Il Napoli non ruba l’occhio, non incanta, ma ha una strategia chiara che si sviluppa attraverso tutta la partita e questo è merito indiscusso dell’allenatore.
Lazio: Berisha 5, Basta 7, Cana 7, Radu 5, Cavanda 5.5, Ledesma 6 (Dal 1′ s.t. Klose 5.5), Candreva 6, Biglia 5.5, Parolo 6.5, Keita 5, Djordjevic 6, Pioli 5.5
Fonte: Il Corriere dello Sport
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