Cronaca di un gossip annunciato. Lavezzi, la Costa Smeralda e la sua passione per la vita notturna. Il triangolo scotta e basta poco per le prime indiscrezioni del Pocho by night. Locali patinati e alla moda, tentazioni troppo ghiotte per il 26enne di Villa Gobernador Galvez. È in vacanza e naturalmente non si fa mancare niente. Porto Cervo, del resto, è la patria del divertimento eccessivo. Il Billionaire di Briatore è la tappa fissa, ma anche il Sottovento per concludere in bellezza una serata che ormai è diventata mattina. Cocktail, balli e allegria. Ritirata alle quattro in barba ai buoni propositi di un relax al mare in vista della nuova stagione. Difficile sorprendersi, la vicenda è talmente scontata che probabilmente andava evitata. De Laurentiis lo aveva capito. Da qui, la sfuriata di giovedì sera dopo la partita con il Penarol. Venerdì ha leggermente corretto il tiro, ma la diversità di vedute con Mazzarri (che gli ha concesso questa settimana extra di riposo) è rimasta «Non sono d’accordo». E i motivi sono esplosi 48 ore dopo. Porto Cervo fa rima (spesso baciata) con i paparazzi e uno come Lavezzi non può passare inosservato. La notizia, insomma, fa rumore fino a un certo punto. Sarebbe stato strano se fosse rimasto buono buono sullo yacht acquistato da Fabio Cannavaro. L’imbarazzo – però – è evidente. Così come è evidente la differenza rispetto ad altri compagni di squadra come Cavani (domani sarà a disposizione), che rifugge le luci della ribalta scegliendo un profilo più consono ad un campione del suo calibro. Lavezzi no. Il Pocho è famoso per le sue scorribande che spesso lo mettono in cattiva luce. La settimana in Sardegna ha lasciato perplessi anche molti tifosi che non sarebbero più così sorpresi se dovesse arrivare l’addio entro il 31 agosto. Lo stesso Pocho, dal canto suo, non disdegnerebbe affatto una nuova avventura sportiva. La clausola rescissoria (32 milioni di euro) ha frenato finora la sua cessione. L’argentino è un campione, ha talento ed è spesso decisivo, ma paga uno scarso feeling in zona offensiva (solo 6 gol nell’ultimo campionato). I grandi club, dunque, non sono del tutto convinti considerando la cifra da investire. Gli ultimi eventi, però, possono cambiare lo scenario. Se cambiano le condizioni economiche, Malaga, Tottenham e Atletico Madrid possono diventare serie pretendenti. Ma bisogna prima trovare un sostituto all’altezza, una necessità che ha rallentato la sua partenza. El ‘Nino’ Sanchez, oggetto del desiderio per diversi mesi, è finito al Barcellona, Javier Pastore ha scelto il Psg. Giuseppe Rossi appare quasi impossibile (per l’ingaggio e le alte pretese del Villarreal), Stefan Jovetic piace a De Laurentiis, anche se una trattativa ancora non c’è. Il finale della storia, insomma, è ancora tutto da scrivere. L’epilogo si può intuire, ma l’agosto del Napoli si prospetta rovente.
La Redazione
C.T.
Fonte: Repubblica
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