Ritrovata la brillantezza atletica si è rivisto il vero Napoli, il Napoli di Mazzarri, quello arrembante e spettacolare. E sono tornati i gol, tre, lo stesso numero di reti segnate nelle ultime sette partite tra campionato ed Europa League. E i gol potevano essere molti di più se ci fosse stata maggiore precisione e lucidità davanti a Consigli.
Ritrovato soprattutto il gioco di Mazzarri. La chiave è stata questa: la velocità di azione, il giro palla molto più rapido reso possibile dal fatto che si è rivisto il movimento degli azzurri senza palla. In questo modo il portatore, sia il centrocampista, sia gli esterni, soprattutto Hamsik quando si abbassava a centrocampo, avevano più opzioni di giocate. E stavolta Pandev è stato il valore aggiunto e non il freno per la manovra. Il macedone non ha giocato spalle alla porta ma ha puntato sempre l’uomo andando via in dribbling e leggendo la giocata giusta per i compagni, sia gli esterni che si proponevano sulle fasce sia per Cavani.
La manovra offensiva è stato molto fluida con gli azzurri che hanno sfondato sia per vie centrali con i triangoli stretti, sia sugli esterni con la spinta di Maggio e Zuniga che si sono inseriti sempre con i tempi giusti per ricevere palla e crossare. Movimenti perfetti anche degli attaccanti, Pandev si abbassava di più oppure si allargava, Cavani dava profondità ma in quest’occasione gli è toccato anche proteggere il pallone spalle alla porta per far salire la squadra. A centrocampo è stato importante l’inserimento di Dzmeaili che ha caratteristiche diverse rispetto a Inler, un centrocampista meno statico, con più gamba e portato a lanciarsi negli spazi.
Il tutto è riuscito meglio grazie a una brillantezza diversa di tutti gli azzurri. Da questo punto di vista contro il Chievo Verona si era toccato il punto più basso, anche se in verità come rapidità si era vista una squadra in difficoltà anche a Udine e con la Samp e nel primo tempo con la Juve. Adesso si è ritrovata gamba e velocità anche negli uno contro uno, nei triangoli. Il calo netto si era registrato a febbraio, dopo il gennaio a tutto sprint. Il Napoli ha cominciato la preparazione forte in estate per arrivare in forma alla sfida di Supercoppa a Pechino di inizio agosto, normale quindi non poterla tenere al massimo sempre: la Juventus il calo lo ha avuto prima, a gennaio. A fronte di tanti pregi anche alcuni difetti, in fase difensiva. Due reti presi in vantaggio di un gol e in contropiede con gli azzurri sbilanciati. Errori gravi sia sul primo che sul secondo gol dell’Atalanta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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