Nella puntata di domani, domenica 19 novembre, de “Le Iene Show”, ai microfoni di Nicolò De Devitiis, il presidente della FIGC Carlo Tavecchio rompe il silenzio dopo la mancata qualificazione della Nazionale Italiana ai Mondiali 2018, con alcune clamorose dichiarazioni.
Di seguito alcuni stralci.
Iena: Come sta vivendo questo momento il Presidente della FIGC?
Tavecchio: Io sono stanco dal punto di vista mentale di pensare a queste due partite. È un’ossessione, è come se avessi un’ossessione per queste due partite che non vedevo così drammatiche.
Iena: Lei stesso a settembre aveva detto “se non passiamo ai Mondiali sarà un’apocalisse”…
Tavecchio: Ho detto questo perché lo presumevo ma non perché pensavo che non andassimo, perché non andare ai Mondiali lo ritengo un fatto gravissimo. Per l’Italia. Un fatto gravissimo che non doveva succedere, anche con i mezzi messi a disposizione, con le attenzioni messe a disposizione, con la dovizia di particolari del Club Italia. Anche con un po’ di intelligenza si poteva evitare questa débâcle […] Noi non abbiamo battuto la Spagna: quando lei non batte la Spagna nel girone di qualificazione, lei non vince più il girone.
Tavecchio: (ndr, i giocatori della Svezia) hanno una situazione fisica incredibilmente forte, però bisognava aggirarli con filosofie diverse… Abbiamo giocato male. Con gente alta quasi 1.90, noi dovevamo aggirarli con i piccoletti.
Iena: Che però stavano in panchina…
Tavecchio: Stavano in panchina, ha detto bene.
Iena: Quindi lei pensa che sia per sfortuna (ndr, si riferisce alla mancata qualificazione ai Mondiali 2018)?
Tavecchio: La débâcle è tecnica. La scelta tecnica sbagliata della formazione.
Iena: L’allenatore?
Tavecchio: Devo dirlo per forza?
Iena: Chi ha scelto, però, l’allenatore?
Tavecchio: L’ho scelto io l’allenatore. Ma l’ho scelto in un momento dove l’offerta era quella. Conte aveva lasciato, era andato al Chelsea… Erano rimasti sul mercato Ventura, De Biasi, Montella. Ho scelto tenendo conto anche delle indicazioni dei più importanti giocatori. Non è che ho scelto solo, esclusivamente. Quando si è posto il bouquet di offerte, sono andato a parlare anche con i giocatori. […] Dico una cosa che non ho detto mai: la prima scelta mia era Donadoni. […] Purtroppo il presidente Saputo si è opposto a questa situazione, perché io Donadoni lo conoscevo bene dal passato.
Iena: È un po’ stressato? Dorme tranquillo?
Tavecchio: No, sono 4 giorni che non dormo.
Iena: Dorme male insomma? La vedo un po’ emozionato…
Tavecchio: Si dorme e ci si sveglia…
Iena: Ha gli occhi lucidi…
Iena: Secondo lei è stata più sfortuna o disorganizzazione?
Tavecchio: È stata, nelle ultime due partite, una completa disorganizzazione mentale.
Iena: Se posso dire, da fuori sembrava un po’ caotica la situazione. Chi diceva che i giocatori convocati non fossero quelli giusti, chi diceva che i giocatori giocassero fuori ruolo…
Tavecchio: Io le dico che hanno giocato fuori ruolo.
Iena: …Chi si lamentava della formazione in campo.
Tavecchio: Insigne non ha giocato…
Iena: Mediano. Nella partita di andata sembrava chiedere “dove devo stare, qui o lì?” […] Anche dentro regnava un po’ di caos? Nello spogliatoio?
Tavecchio: No, nello spogliato non c’era nessun caos: i ragazzi erano tutti uniti, hanno pianto un’ora. Avevano tutti voglia di fare.
Iena: Vedere Buffon in lacrime, alla fine della partita, che effetto le ha fatto?
Tavecchio: Buffon è stato un grande ed è un grande. Ha partecipato con la sua massima disponibilità, con l’aiuto morale, anche dal punto di vista dell’intervento fisico, sostenendoli, intervenendo. Addirittura, fra un po’, veniva a metà campo per dare una mano a tutti.
Iena: In quelle due partite non le veniva il pensiero di cambiare allenatore?
Tavecchio: Io sono un uomo che non fa questi colpi di testa, anche se personalmente non ero contento della situazione dal punto di vista tecnico perché la squadra si vedeva impostata male.
Iena: Quindi le è venuto, sì o no?
Tavecchio: Mi è venuto… ma non di cambiarlo, di correggere. […] Ma come si fa a non far giocare Insigne?
Iena: Gliel’ha detto a Ventura prima della partita?
Tavecchio: L’ho detto allo staff, non a lui. […] Mica posso intervenire, ci sono delle regole, voi lo sapete più di me. […] Io non sono mai intervenuto sotto l’aspetto tecnico.
Iena: Ma tutto questo è colpa di Ventura?
Tavecchio: Dal punto di vista tecnico, sì. Ventura ha avuto carta bianca e collaboratori scelti da lui. Qualsiasi cosa è stata scelta da lui. Non è stata fatta nessuna interferenza dal punto di vista politico. Quello che ha chiesto, ha voluto e ha avuto.
Iena: Ha sbagliato?
Tavecchio: Ha sbagliato.
Iena: Adesso che Ventura non c’è, chi ci mettiamo?
Tavecchio: Io non ho in questo momento nessuna firma su nessun contratto.
Iena: Ok, allora facciamo una cosa… Io le dico dei nomi, lei mi dice acqua e fuoco. Allora, Gattuso? Però nell’immediato come prossimo CT.
Tavecchio: Acqua.
Iena: Spalletti?
Tavecchio: Acqua.
Iena: Ci ha pensato… Allegri?
Tavecchio: Fuocherello. (ndr, ride)
Iena: Mancini?
Tavecchio: Fuocherello. (ndr, ride)
Iena: Tutti fuocherello? Uno ne dobbiamo prendere… Conte? L’ha chiamato Conte?
Tavecchio: No, però fuoco.
Iena: Qual è il più vicino?
Tavecchio: Io spero che ci siano queste ipotesi, però non posso dire i nomi.[…] Noi stiamo cercando il meglio.
Iena: Chi? Chi è quello più possibile?
Tavecchio: La rosa che ha detto lei, li cerchiamo tutti…
Iena: Però chi è che gli ha risposto?
Tavecchio: Finora non abbiamo… hanno già impegni fino a giugno dal punto di vista contrattuale. […] Poi arriveremo a giugno, chi sarà libero…perché, ragazzo lei è giovane, ma i contratti sono contratti milionari. Non sono mica contratti da 50mila euro, sono contratti da milioni, chi non li rispetta deve pagare la causale. Non credo che ci sia gente in giro che abbia voglia di pagare milioni per lasciare […] chiaramente quando io le dico che i papabili – che sia Ancelotti, che sia Conte, che sia Allegri, che sia Ranieri, che sia altra gente, che sia Mancini – questo è il novero dei disponibili.
Fonte: Mediaset
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