A Varsavia per riscrivere la storia. Del calcio tedesco, si capisce, ma pur sempre la storia. La Germania, nel suo ritiro di Danzica guarda alle statistiche, ma non vuole abboccare al tranello. Fatto sta che nei mondiali e negli europei non ha mai battuto l’Italia. Anche perchè l’11 che andrà in campo giovedì sera è, a guardar bene, assai poco tedesco. La «Junge wilde», la chiamano in patria, la gioventù selvaggia. Perché molti dei giocatori di quella squadra che tenterà di eliminare l’Italia, quando nel 1990 Matthaus alzava la coppa del mondo a Roma non camminavano nemmeno. Giovani, talentuosi, e poco tedeschi, ma solo nel senso che alla tradizionale organizzazione e disciplina tattica prussiana coniugano un palleggio e una fantasia un po’ più latini del solito. Loew si affida ad un modulo tattico collaudato, nel quale cambia con disinvoltura gli interpreti, soprattutto là davanti. Come ha fatto, a sorpresa, contro la Grecia quando ha lasciato in panchina Gomez, Muller e Podolski e ha schierato Klose, Reus e Schurrle. Nei suoi indecifrabili pensieri pare esserci solamente un punto fermo, che si chiama Mezut Ozil. Il regista del Real Madrid sta facendo un Europeo straordinario, è stato eletto «man of the match» in due incontri su quattro e, a dispetto dei suoi 23 anni, è il leader di una squadra che nonostante una ferrea organizzazione non rinuncia mai a giocare e a divertire. «Non sarà Ozil contro l’Italia – ha detto il centrocampista di origine turca – ma Germania contro Italia. Siamo un tutt’uno, dove ciascuno sostiene gli altri. Se giochiamo con tutto il nostro potenziale sono convinto che batteremo gli italiani. Il passato non conta. Possiamo battere l’Italia, vogliamo il titolo».
E guai a pensare in anticipo ad una finale Germania-Spagna che qualcuno pronostica da prima che gli Europei cominciassero. «Non sarebbe corretto parlarne – ha aggiunto – le quattro semifinaliste hanno meritato di arrivarci, bisogna innanzitutto fare un primo passo, come del resto devono fare gli spagnoli. Dopodichè, una volta sconfitta l’Italia, per noi sarà assolutamente indifferente affrontare Spagna o Portogallo. Il nostro obiettivo a è portare il titolo europeo in Germania. Siamo qui solo per questo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro