L’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, che aveva raccontato con un servizio il “Mertens” solidale che porta cibo caldo ai senzatetto, pubblica le reazioni di due associazioni che si occupano dei senza fissa dimora.
Danilo Tuccillo, presidente della Locomotiva, cooperativa che gestisce il servizio di accoglienza per i senza fissa dimora al centro “La palma” al rione Sanità: “Quella di Mertens mi sembra una azione molto bella. Molti personaggi pubblici compiono certi gesti o certe azioni solo per un ritorno di immagine, mentre da quello che ho letto è stata un’azione spontanea. E’ un gesto fatto col cuore, con vero spirito di solidarietà. Se avessi la possibilità di dirglielo da vicino, chiederei a Dries Mertens di venire da noi in sede per una cena o per stare un po’ insieme ai nostri ospiti.L’azione dell’attaccante del Napoli, invece, ha acceso i riflettori su un fenomeno che solitamente fa poca notizia, non a caso i senza fissa dimora sono chiamati invisibili. Con il suo gesto, invece, si sono accesi i riflettori. Dries vieni in struttura da noi e dai un contributo per far conoscere e sensibilizzare al problema dei senza fissa dimora”.
Mario Rimoli, presidente de “Il Camper”, unità mobile di strada che ogni notte assiste i più bisognosi in città: “Mertens è il benvenuto per azioni come queste, il suo spirito è uno spirito solidaristico. Il solo fatto che non gli sia servito per farsi pubblicità, gli fa onore. Gli propongo di uscire insieme a noi con l’unità di strada, bisogna chiedere le autorizzazioni, ma credo non ci saranno problemi. Spesso i senza fissa dimora non hanno bisogno di cibo o indumenti, ma solo di scambiare qualche parola, di sfogarsi, di raccontare qualcosa della loro giornata o della loro vita. Ecco, se Dries vuole, lo accogliamo a braccia aperte. Sarebbe magnifico se questa sua azione diventasse un’ azione continuativa, se si tenessero sempre i riflettori accesi sul tema e sulle difficoltà che incontrano i senza fissa dimora. Se potessi lanciare un appello a Mertens e agli altri giocatori del Napoli, sarebbe quello di dare sempre attenzione ai problemi dei più deboli di questa città. Ecco, magari se vogliono sostenerci con un gesto concreto potrebbero aiutarci ad acquistare uno scooter che permetterebbe ai nostri operatori di staccarsi velocemente dall’unità in casi di emergenza e per azioni di pronto intervento”
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