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Le 19 perle di Cavani

Nonostante il gol di San Siro il "Matador" è amareggiato dalla sconfitta immeritata

Amaro come mai, il gol numero diciannove in altrettante partite stagionali. Amaro perché non è servito a evitare al Napoli una sconfitta che ha fatto riflettere a caldo e che dovrà far riflettere ancora di più in futuro, e che ha di certo complicato la corsa verso la vetta e la Juve. Nonostante tutto, però, Edinson Cavani è riuscito ancora una volta ad arricchire il suo già ricco carnet: la media personale registrata finora nella stagione è di una rete a partita, una marcia solenne che non conosce interruzioni e che, dopo aver assistito al batti e ribatti forsennato davanti alla porta di Handanovic, sembra anche guidata da una mano invisibile. Tutti tifano per il Matador. Spiriti del gol compresi.

L’IMPLACABILE – E allora, la diciannovesima perla stagionale di Cavani. Attaccante sempre implacabile, anche quando a disposizione riesce ad avere soltanto una chance: sì, non è che la notte milanese sia passata alla storia per le occasioni capitate all’attaccante uruguaiano, ed è proprio per questo motivo che Edinson entra sempre più di diritto nell’ideale classifica degli implacabili. Non concedetegli mai spazio; non lasciategli uno spiraglio perché lui colpisce. Sempre e comunque.
LA RINCORSA – Domenica a San Siro, però, il diciannovesimo passo verso la storia – personale e anche del club – non è stato cadenzato dagli inni alla gioia: la sua zampata, rabbiosa dopo una serie di tentativi di Pandev e una traversa è servita soltanto a dimezzare lo svantaggio del Napoli e ad alimentare le speranze di una rincorsa che, alla fine, s’è arrestata davanti al muro interista e a qualche errore piuttosto banale (vedi Maggio). Urlo strozzato in gola, allora, considerando che la missione unica di Cavani è vincere: inutile girarci intorno, il 2-1 incassato dall’Inter, una squadra tutt’altro che irresistibile, ha per il momento ridimensionato le velleità degli azzurri. La classifica è impietosa. Come la Juve.
CHE CIFRE – Meglio dedicarsi ai numeri e alle statistiche individuali del Matador, allora. Quelle, sì, che sono da primato: 19 gol stagionali, dicevamo, un dato (di fatto) costruito attraverso gli 11 acuti del campionato, i 7 in Europa League e quello in finale di Supercoppa a Pechino (il primo). E ancora. Sono 85 le reti complessive di Cavani in due stagioni e mezza con la maglia del Napoli: 60 in campionato, 5 in Champions, 14 in Europa League, 5 in Coppa Italia e uno in Supercoppa. Che cifre, per l’umano disumano con il viso da indio. E che continuità: di questo passo, il record personale di 33 gol in una sola stagione tra campionato e coppe, stabilito in entrambi gli anni precedenti, può considerarsi seriamente in pericolo; come anche quello assoluto di Diego Armando Maradona, che in azzurro ha realizzato complessivamente 115 reti.
LA SERENITA’ – In questi giorni, dopo la sconfitta di San Siro e soprattutto dopo tutto il trambusto legato alla vicenda-Gianello che ha scosso la serenità dell’ambiente, è presumibile che i numeri personali gli interessino poco, però resta la grandezza, restano i valori assoluti che Cavani continua a esprimere. Il modo migliore per tornare a marciare a testa alta. Il miglior viatico per dare la scossa ai compagni in vista dei prossimi impegni che attendono il Napoli: il passo falso di Milano incide, neanche poco, ma il campionato è ancora lungo e gli scontri diretti andranno in scena al San Paolo. La casa del Matador.
SEI FORTE PAPA’ – Nel frattempo, ieri Edi ha assistito alla prima del nuovo film prodotto dalla Filmauro di Aurelio De Laurentiis, insieme con i compagni e insieme con la moglie, Maria Soledad detta Sole. In dolce attesa: tra qualche mese nascerà il secondogenito della coppia, un altro maschio dopo Bautista: sì, il 2013 si aprirà con il più lieto di tutti gli eventi per la famiglia Cavani. Un’ondata di felicità vera, pura, che non potrà fare altro se non caricare ancora di più il papà goleador. Come se ce ne fosse bisogno.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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