Amaro il commento di Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ai microfoni di DAZN dopo la brutta sconfitta contro il Napoli. “La squadra aveva fatto dei passi in avanti ma ogni quattro-cinque partite viene fuori una gara così, il Napoli è la squadra più forte e l’impressione che mi hanno fatto dal campo è superiore alle altre. Siamo andati in difficoltà perenne, non è stato un approccio giusto però non possiamo recriminare nulla. Non era un discorso di comunicazione ma di tempi, di pressione da squadra. Vedo una squadra che fa fatica a stare su livello di applicazioni forti, giocando ogni tre giorni non aiuta ma non è ammissibile passare da dieci ad uno. Non si può lasciare un centrocampista libero, arrivavamo sempre in ritardo netto”.
La Lazio ha un bilancio più basso rispetto allo scorso anno, come legge questo dato?
“Non c’è da essere pessimisti e nemmeno ottimisti, c’è da capire da dove nascono questi alti e bassi. Non è semplice, io stasera mi aspettavo di tutto tranne che una partita di questo tipo. Ho visto una disattivazione”.
Felipe Anderson dopo le prime dieci partite gioca più sulla posizione.
“Felipe è un oggetto delicato, quando si spegne si spegne in maniera forte come quando si accende. E’ in una fase di down, la sua carriera è sempre stata questa e noi stiamo cercando di accompagnarlo ad un rendimento meno altalenante”.
Che sensazioni ha tornando a Napoli?
“Ho cercato di rimanere più sereno possibile, io ho questa città nel cuore. Non è una città normale”.
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