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Lazio Primavera, Bonatti: “Spero che gli impegni nella Youth League abbiano stancato il Napoli”

Il tecnico della primavera biancoceleste ha parlato della sfida contro il Napoli

Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM , il tecnico della Primavera della Lazio Andrea Bonatti ha parlato alla vigilia del match contro il Napoli. Ecco le sue parole, riportate dal sito ufficiale della Lazio:

“Contro il Perugia abbiamo corso qualche pericolo di troppo. Ci siamo complicati la vita da soli. Il Napoli è una squadra che indubbiamente ha dei valori, non solo per la vittoria contro il Cesena. Ho visto la prestazione che ha offerto nella Youth League dove il risultato per loro è stato penalizzante ma hanno dimostrato tutto il loro valore. Dovremo limitarli nei loro punti di forza e colpirli nelle loro debolezze. Mi sono informato su quanto potesse incidere il turno infrasettimanale affrontato dal Napoli in Youth League confrontando i risultati ottenuti nella passata stagione dalle squadre che partecipavano a questo torneo: spero che il Napoli possa avere quella stanchezza derivante dall’impegno e dal viaggio in Ucraina svolto per affrontare la gara nella competizione europea.

Dopo la partita contro il Perugia abbiamo imparato che il nostro organico è composto da giocatori di buon livello ma che devono mantenere sempre al massimo il livello della concentrazione. Nel momento stesso in cui pensiamo che il nostro valore è abbastanza alto da consentirci di vincere le partite, andiamo in difficoltà anche con squadre come il Perugia che ha adottato delle strategie di gioco basilari.

Sono riusciti a riaprire il match quindi hanno avuto ragione loro. Siamo andati in difficoltà da soli per un calo di concentrazione. Paghiamo l’inesperienza, lo dicono i numeri. Ciò non toglie che è arrivato il momento di acquisirla velocemente. Il modo nel quale ci alleniamo ci consente di dare tanti input non solo di natura tecnico-tattica ma ci aiuta anche ad acquisire qualcosa sul piano dell’esperienza. In ogni partita ci sono dei momenti nei quali le squadre devono essere in grado di soffrire: noi contro il Perugia siamo caduti in degli errori di superficialità.

Non giocheremo al Fersini domani: a Formello abbiamo l’opportunità di allenarci e giocare su dei terreni fantastici. Per averli sempre a questi livelli sono necessari dei lavori. Salteremo solo la gara contro il Napoli e quella di Coppa Italia: può essere penalizzante ma cercheremo di avere meno svantaggi del dovuto giocando in un altro campo.

Dovendo disputare 3 gare nell’arco di sette giorni è necessario schierare in ciascuno di questi match i migliori: in base alle indicazioni che riceverò dagli allenamenti in questi giorni, deciderò se effettuare dei cambi in occasione della partita contro la Ternana o in occasione di quella contro il Trapani ma non è detto che questo avvenga. Non ci saranno sconti perché ho addestrato sempre i miei giocatori con il valore della meritocrazia e non regalerò niente a nessuno. Giocare è una conquista e deve essere sempre così.

Ogni sistema di gioco ha le sue peculiarità e ciascuno di questi viene scelto anche in base all’avversario che si va ad affrontare o in base alla forma di alcuni componenti della squadra. Ciò mi ha portato a fare un cambiamento sull’assetto tattico della squadra contro il Perugia, match nel quale abbiamo adottato in corsa anche il 3-5-2, perché credo che i giocatori debbano avere un bagaglio di preparazione più completo possibile per potersi inserire in maniera intelligente anche nella prima squadra. Lavoriamo su più situazioni che sono attuabili in qualsiasi momento della gara, i giocatori non devono fossilizzarsi su un solo ruolo perché è il dinamismo che fa la differenza nelle partite.

A Rossi dobbiamo tanto per la vittoria maturata a Perugia: è il finalizzatore di tante situazioni di gioco create e costruite dall’intera squadra. La sua qualità nel finalizzare è ciò che lo contraddistingue ma la squadra è stata in grado di offrirgli 5 occasioni per andare in rete. L’agente di Rossi fa di lavoro l’agente, io faccio l’allenatore. Il ragazzo ha meno potenza di Vieri ma può recuperarla. Se i 4 gol realizzati contro il Perugia sono frutto di consigli ricevuti da Klose, posso solo esserne felice perché il tedesco è un grande attaccante.

Dovidio adesso non può essere al top della forma. Tra circa un mesetto potrebbe star meglio, è un ragazzo molto disponibile. E’ un terzino destro che per necessità si adatta come centrale. Ha bruciato i tempi di recupero per contribuire alla causa biancoceleste. Lo ringrazio per la disponibilità e per essersi messo a disposizione della squadra per tutti i 90 minuti dopo un infortunio di 5 mesi.

Bonatti dentro e fuori dal campo è la stessa persona, non ho strategie. L’impatto che ho è tale da mascherare alcuni aspetti del mio carattere come la disponibilità e il rispetto degli altri.

Io sono qui per lavorare quindi devo prima sistemare la situazione affinché sia come la desidero, poi visiterò Roma per la seconda volta dopo tanti anni: ha delle bellezze meritevoli per un’altra visita.

La Serie B è un campionato affascinante, ci sono diverse fasi di successi e sconfitte consecutive. E’ un campionato lungo, ci sono tanti impegni ed è difficile trovare la giusta forma. E’ un punto di partenza importante per un allenatore.

Sono certo che l’unica grande differenza per un giocatore nella prima squadra lo fa l’aspetto caratteriale, e parlo di tutte le realtà. Il passaggio nella prima squadra può avvenire senza un’adeguata preparazione da un punto di vista caratteriale, non di natura tecnico-tattico. Il risultato conta solo nel calcio professionistico, e voglio che i miei uomini apprendano questo già dalla primavera.

In Europa League il Sassuolo è andato in rete con un classe ’97 quindi non credo che nel campionato italiano ci sia resistenza nel far esordire i giovani bensì non credo che tutti i giovani siano in grado di fare il salto di qualità per aspetti di personalità e di carattere.

Chi si è dimenticato Lombardi si è dimenticato. L’ho visto 4-5 anni fa in una partita nella quale venne anche espulso ma mi sorprese già. E’ un ragazzo che ha qualità notevoli, sono contento che si sia ritagliato un esordio con i fiocchi. Ora arriva il momento difficile per lui: deve mettere in un angolo questo frastuono di emozioni ricalandosi nella realtà prestigiosa nella quale si trova.

Tra i miei giocatori ci sono alcuni elementi sui quali conto e sui quali lavorerò affinché un giorno possano essere inseriti nella prima squadra”.

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