Durante un evento virtuale contro il Coronavirus ha parlato il centrocampista della Lazio Marco Parolo:
“Vivo con tanta ansia, fortunatamente la zona in cui sono i miei genitori e i miei amici è stata colpita marginalmente rispetto a Milano sud, la zona di Bergamo. È una situazione difficile, si son persi tanti cari. Ho preso tanto dai miei nonni, dai loro insegnamenti, anche nel mondo del calcio. Sono tutte persone che devono esserci, devono aiutare a crescere e a far diventare ognuno il massimo di ciò che può essere. Mi ha permesso di rallentare un attimo con la testa, di staccare per un momento dalla tensione delle partite, di godermi più mio figlio e fare quelle piccole cose che facevo magari quando ero bambino. Ad esempio, a me tagliare il prato mi dà serenità, e l’avevo perso. Cercherò di essere un uomo migliore quando si ripartirà, dovremo far tesoro di quanto abbiamo imparato”.
La possibile ripartenza del campionato?
“Ci stiamo preparando, adesso si sta cominciando a riaccendere anche un po’ la testa. Attendiamo che tutto venga fatto con il rispetto delle norme e della popolazione italiana. Vogliamo essere una gioia per gli italiani. C’è tanta voglia di inseguire questo sogno, sarebbe bello ripopolare Roma di biancoceleste. A quel punto costringeremo i romanisti a fare la quarantena in un altro modo (ride, ndr). Stadi senza tifosi? È complicato, lo stadio pieno vuol dire adrenalina, emozione. Non averla sarà difficile, ho notato la differenza quando ho giocato a porte chiuse”
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