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Lavezzi, un altro choc: rapina nella casa di Buenos Aires

I delinquenti hanno sorpreso le guardie giurate del parco, l’attaccante era già rientrato a Parigi

Non è la sua casa di Marechiaro, lasciata dopo la cessione al Paris Saint Germain per 31 milioni di euro, ma quella di Pilar, nella zona nord di Buenos Aires. Una nuova rapina ha colpito la famiglia di Lavezzi, a un anno da quella subita dalla sua fidanzata Yanina Screpante, alla quale tredici mesi fa venne sottratto un orologio di valore sulla collina di Posillipo. E lei, la compagna del Pocho amatisimo dai tifosi del Napoli, scrisse su Twitter: «È una città di m…». Salvo fare subito dopo marcia indietro e assicurare di non avere intenzione «di portare via» il compagno da Napoli, come aveva minacciato.
Secondo il canale televisivo argentino ”Todo Noticias”, l’attenzione dei rapinatori si è focalizzata su una cassetta di sicurezza che custodiva una somma di denaro non ancora quantificabile. I ladri hanno preso elettrodomestici, oggetti di valore e anche soldi custoditi nella cassaforte. Il padre di Yanina, Eduardo Screpante, intervistato dal quotidiano ”La Nacion”, ha sottolineato: «C’è qualcosa di strano, nessuna delle guardie ha visto nulla e i ladri sono riusciti ad aprire la cassaforte. Fuori pioveva molto, io sono uscito di casa alle 10.50 per rientrare alle 13.30: è evidente che hanno aspettato che uscissi prima di entrare, era tutto preparato». La testimonianza è stata raccolta anche dalla polizia di Buenos Aires.
Lavezzi era volato in Argentina durante la sosta del campionato per curarsi, perché nell’ultima partita di Champions League in Portogallo aveva subito un infortunio muscolare e non aveva potuto rispondere alla convocazione del ct Sabella per le due partite del girone di qualificazione ai Mondiali 2014. Il Pocho era rientrato da pochi giorni a Parigi. Sta vivendo un brutto momento, l’attaccante argentino che ha lasciato il Napoli nella scorsa estate. Il Paris St. Germain ha versato la clausola di 31 milioni e ha assicurato al giocatore uno stipendio vicino ai 5 milioni. Sembrava l’inizio di una nuova felice avventura, in realtà non è stato così.
Il Pocho è stato schierato da Ancelotti nelle prime partite della Ligue 1, però poi s’è fermato per infortunio. Non solo. A Parigi sono cominciate a circolare voci su una condotta di vita non particolarmente ”tranquilla” del giocatore. Su queste voci è intervenuto Ancelotti: «Io sono l’allenatore, non il papà dei miei calciatori. È chiaro che una condotta di vita regolare aiuta gli atleti». Non è finita qui. Due settimane fa, mentre il Napoli era in partenza per l’Olanda in vista del match di Europa League, nel centro sportivo di Castelvolturno si sono presentati quattro finanzieri per acquisire alcuni documenti relativi ai contratti di due calciatori argentini, amministrati da Alejandro Mazzoni. Uno è Lavezzi, arrivato nel 2007 e partito nella scorsa estate. L’altro è Chavez, una meteora: prelevato dalla serie B argentina nell’estate 2011, è ripartito per Buenos Aires all’inizio del 2012.

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