Maggio arrotonda il punteggio nel 2-0 sull’Udinese, al 1° ko stagionale. Friulani poco incisivi e De Sanctis salva gli azzurri due volte sull’1-0; il ritorno al gol di Lavezzi dopo un anno e il colpo di testa di Maggio riportano la banda Mazzarri in quota scudetto.
Il Napoli è tornato o l’Udinese, senza Isla, Domizzi e Di Natale, non è all’altezza di quella con tutti i titolari in campo? Il verdetto del match del San Paolo è tanto netto quanto giusto: i partenopei si impongono per 2-0 grazie ai gol di Lavezzi (che torna a segnare nel suo stadio dopo un anno dall’ultima volta) e Maggio, l’Udinese impegna in un paio di occasioni De Sanctis ma esce comunque a testa alta dal confronto. Anche perchè i friulani, presentatisi dall’alto di un primato in classifica meritatissimo e di una difesa battuta in una sola occasione prima di stasera, hanno fatto quanto era nelle loro possibilità senza due giocatori capaci di dare la profondità in fase offensiva come Isla e Di Natale.
Mazzarri non regala sorprese nella scelta dello schieramento e manda in campo l’undici migliore, con i tre tenori Hamsik-Lavezzi e Cavani in attacco e il solo Gargano indisponibile e rimpiazzato da Dzemaili. Detto delle due assenze illustri in casa friulana, Guidolin preserva in difesa Domizzi ed è Ferronetti a completare il pacchetto a tre con Benatia e Danilo. Basta e Armero sono gli esterni di centrocampo, Pinzi è il mediano basso che permette a Badu e Asamoah di sganciarsi in avanti; Torje è il trequartista deputato a innescare l’unica punta Floro Flores.
IL RITORNO DEL POCHO – La partenza del Napoli è di quelle forti e porta l’undici di Mazzarri a creare subito una grande occasione con Campagnaro (4′), che viene trattenuto per la maglia da Basta al momento di calciare e chiede invano il rigore a De Marco. Al 17′, il San Paolo esplode per il gol di Hamsik di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma lo slovacco è in leggera posizione di fuorigioco, pescata puntualmente da un grande chiamata del guardalinee Davosz. Passano solamente tre minuti e un Lavezzi fin lì molto in palla si inventa il capolavoro che vale il vantaggio: scampo volante splendido con Cavani e destro al volo imparabile per Handanovic. Si rompe l’incantesimo che aveva impedito al Pocho di andare a segno nelle gare casalinghe da un anno a questa parte (era il 25 ottobre 2010, Napoli-Milan 1-2) e soprattutto il Napoli trova abbastanza in fretta la chiave per superare il muro predisposto dai bianconeri, abili a sistemarsi dietro la linea della palla sui possessi avversari e pronti a ribaltare il fronte. Al 25′ è ancora l’argentino a sfiorare il gol sull’incredibile errore di Handanovic che rinvia sul corpo di Danilo e favorisce il tiro, respinto dallo stesso portiere sloveno.
MAGGIO CONCEDE IL BIS – L’Udinese è poca cosa in attacco, perchè Torje si conferma acerbo per il nostro campionato e gli inserimenti dei centrocampisti sono nulli. Ci vuole una palla da fermo per rendersi pericolosi e l’occasione che capita al 34′ sui piedi di Floro Flores è monumentale. Giarata volante dall’alto coefficente di difficoltà, ma De Sanctis si esalta e respinge con la mano sinistra. Al 39′ è ancora provvidenziale il numero 1 di casa sul bellissimo sinistro al volo di Asamoah, ma queste sono davvero le uniche distrazioni della linea a tre di difesa del Napoli, che riscopre Campagnaro, Cannavaro e Aronica in una serata da gladiatori nati. Il Napoli ha la bravura e la fortuna di restare in piedi nell’unico momento di difficoltà e al 44′ piazza il colpo del ko con Maggio, che raccoglie di testa il traversone di Dzemaili e supera Handanovic.
IN ATTESA DEL MIGLIOR CAVANI – La ripresa inizia subito con una novità, Torje rimane negli spogliatoi e lascia spazio a Fabbrini per fare sentire meno solo Floro Flores. Ma, dopo una fase di studio, è il portiere dell’Udinese a impedire che il punteggio assuma proporzioni ancora più pesanti: imbucata di Hamsik per Lavezzi e Handanovic si allunga in tutti i suoi centimetri per respingere il diagonale del Pocho. Guidolin prova a dare maggiore peso offensivo ai suoi inserendo Neuton per Asamoah e avanzando Armero in un inedito tridente, ma De Sanctis continua a dormire sonni tranquilli mentre Zuniga, entrato da un minuto (81′), e Dossena si divorano la chance del 3-0. Il match si chiude sul 2-0 e Mazzarri può sorridere, perchè le prossime settimane, stanchezza permettendo, serviranno per ripresentare Hamsik e Cavani ai loro livelli abituali. Il bello, insomma, deve ancora arrivare.
Fonte: Eurosport.yahoo.com
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro