Spettatore sorridente. Sofferente ma fiducioso. Spine nella coscia, non nel cuore: «Dovrà essere un gran sabato», il suo grido di battaglia alla vigilia della partita con il Novara. Ezequiel Lavezzi risponde presente: come sempre quando c’è da tifare. «Forza Napoli sempre!». Cinguetta al mondo e al popolo azzurro il Pocho che con il problema muscolare rimediato giovedì, in allenamento, è costretto ad accomodarsi in tribuna.
La grande maratona verso un traguardo che a oggi varrebbe un’impresa è il viatico migliore per la preparazione alla prima finale della sua carriera: la prima grande partita, con la Juve il 20 maggio all’Olimpico, che gli darà la possibilità di conquistare un trofeo. Quindi cicli di massaggi e di altre diavolerie della materia (fisioterapia), per Ezequiel: ieri mattina e poi ancora oggi, perché c’è un bel po’ di partite da giocare e un ritmo da mantenere alto. Serve il miglior Lavezzi. Servirà. La cura, la tabella è pronta: mani sul muscolo sofferente, quei flessori della coscia sinistra che proprio non lo lasciano in pace, e un menù mirato a riconsegnarlo al campo in tempi rapidi. Senza però correre rischi. Lo staff medico e quello tecnico procedono di pari passo e lui segue fiducioso. Oggi e domani sono altri giorni. Due passi verso il mercoledì leccese.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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