L’argentino trascina gli azzurri: segna dopo un anno al San Paolo e sfiora ripetutamente il raddoppio, che invece trova Maggio, di testa, sempre nel primo tempo. I friulani perdono la prima gara del campionato e abbandonano la testa della classifica: troppo rinunciatari all’inizio, incapaci di imporre il gioco poi
Il Napoli regala al pubblico del San Paolo un’altra serata magica. Certo, l’Udinese non ha il blasone del Bayern, fermato in Champions League, ma arrivava allo stadio da capolista di campionato. Eppure finisce al tappeto: 2-0, gol di Lavezzi e Maggio nel primo tempo. Il Napoli ha giocato meglio, sfruttando la serata di grazia di uno dei suoi tre tenori: Lavezzi. A segno, e il gol in casa mancava da un anno, e poi ripetutamente vicino alla doppietta. La sostituzione di Cagliari, con polemica annessa, è uno sbiadito ricordo. E Mazzarri, che, incurante del turn over, ha messo in campo la formazione migliore, vede premiata la scelta: il suo Napoli è a soli due punti dalla Juve prima in classifica. L’Udinese esce ridimensionata: se da un lato non ci si può legittimamente aspettare che un miracolo tecnico si perpetui, dall’altro un atteggiamento un po’ più coraggioso era lecito attenderselo. Una volta andata sotto, sono emersi i limiti in fase di costruzione, amplificati dall’assenza del capocannoniere Di Natale. E così è arrivata la prima sconfitta in questa serie A, e la difesa in una partita ha preso il doppio delle reti subite finora (l’imbattibilità di Handanovic è durata 407′).
LAVEZZI SCATENATO – Nella prima mezzora c’è tanto Napoli. La squadra di Mazzarri è carica, intensa, galvanizzata dalla possibilità di accorciare la classifica battendo la prima della classe, la sorprendente Udinese di Guidolin, orfana di Di Natale, acciaccato. Al suo posto al centro dell’attacco c’è il napoletano Floro Flores. Ma l’uomo copertina del primo tempo è un altro attaccante: Ezequiel Lavezzi. L’argentino è scatenato: punta in velocità i difensori bianconeri, lasciandoli per strada, e sottoporta è più efficace del solito. Hamsik si vede annullare una rete di testa, solo per questione di centimentri in fuorigioco. La rete dell’1-0 è lo sbocco naturale di quanto si vede: Cavani, che gira molto a largo dalle parti di Handanovic, inventa un assist proprio per Lavezzi, che segna con una volèe degna del miglior Federer. Incrociata, che lascia di stucco l’incolpevole Handanovic. Napoli avanti. Lavezzi interrompe un lungo digiuno al San Paolo, il gol in casa gli mancava dal 25 ottobre 2010, al Milan, e prova, ingordo, addirittura a raddoppiare approfittando di un erroraccio di Handanovic, che poi si riscatta e gli nega il raddoppio. Ma il Napoli gioca bene, non cerca ghirighori inutili, è lineare ed efficace. L’Udinese è costretta sulla difensiva.
DE SANCTIS PARATUTTO – Poi, dopo i primi 35′ timidi, l’Udinese finalmente si scuote. Quando le viene in mente che può anche provare a giocarsela, senza per forza limitarsi al contenimento. Floro Flores si fa invece venire in mente la pazza idea di un gol da fenomeno, una’acrobazia da fotografia, ma De Sanctis ha altri progetti: i flash se li prende tutti per sè, quando si distende e smanaccia in angolo. Il portiere azzurro, che contro l’Irlanda del Nord ha ritrovato il campo in Nazionale e contro il Bayern ha parato un rigore a Gomez, conferma lo straordinario momento di forma, parando un altro insidioso tiro di Asamoah.
MAGGIO RADDOPPIA – E sul finale di tempo arriva il raddoppio del Napoli, nel momento migliore dell’Udinese. Schema su punizione: Inler allarga per Dzemaili che centra per Maggio: l’esterno destro decolla e di testa insacca il 2-0 con cui le squadre vanno negli spogliatoi. Il Napoli ha la partita in mano.
NAPOLI IN CONTROLLO – La ripresa è la fotocopia rovesciata del primo tempo. Nel senso che adesso il possesso palla è tutto dell’Udinese, con il Napoli che si affida delle ripartenze, forte però del doppio vantaggio. La squadra friulana ha tante buone intenzioni, ma quando si arriva al dunque non punge e De Sanctis non ha particolari grattacapi. Il Napoli tiene il ritmo basso, adesso, ma quando riparte fa male: il solito Lavezzi sfiora il 3-0, che poi Zuniga si divora addirittura, non sfruttando uno svarione di Benatia. Ma il Napoli va avanti sino al 94′ senza rischiare nulla, con il pilota automatico inserito. Basta e avanza per far perdere il primato in classifica a questa Udinese.
Fonte: Gazzetta.it
La Redazione
M.V.
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