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Lavezzi: “Ringrazio il pubblico azzurro per il sostegno”

Grande gioia per il Pocho Lavezzi: "Partita esemplare di tutti"

Ora è il tempo dei sorrisi, delle battute. Una notte indimenticabile, una notte maradoniana. Ma lui, porta troppo rispetto al Diez e rinuncia a «usurpare» per una volta il nome di Diego: «No, no, chiamatemi Pocho, è meglio» . Ma se adesso la strada verso i quarti (sarebbe un traguardo veramente storico) è in discesa (e avrebbe potuto essere ancora di più in discesa se Cole non si fosse infilato sulla linea di porta tra i pallone calciato da Maggio e la rete) il merito è in buona parte suo. Anche se lui, Ezequiel Lavezzi da Villa Gobernador Galvez, irrora con un po’ di acqua fresca il fuoco della passione e dell’entusiasmo: «Non è ancora finita, il Chelsea è forte. Ora dobbiamo andare a Londra, giocare la nostra partita e provare a segnare altri gol per raggiungere l’obiettivo. E’ vero che il Chelsea ha commesso molti errori ma noi abbiamo giocato per farglieli commettere» . Un errore lo ha fatto anche lui, quando la gara era ancora in equilibrio. Poi è arrivata anche il gol di Mata: «Ho sbagliato il primo controllo e l’errore è stato la conseguenza. Ma nell’occasione della rete di Mata, il Chelsea è stato molto fortunato» .

TRIONFO – Dalla disperazione al trionfo: una doppietta, un gusto mai assaporato in Champions. Dice: «Mi aspettavo una vittoria della squadra e per fortuna siamo riusciti a ottenerla. Ora abbiamo un buon vantaggio e dobbiamo gestirlo» . Racconta come Mazzarri aveva preparato la partita: «Ci aveva detto di dare una mano in fase difensiva e noi ci siamo sacrificati» . Poi scherza sull’allenatore. Tutti si chiedono dove abbia visto la partita: «Secondo me è da qualche parte nello stadio» , sorride sornione. E poi quando sottolineano che sono riusciti a vincere nonostante in panchina non ci fosse Mazzarri, replica con una buona dose di ironia: «Secondo me non deve venire più…» Certo, la situazione si era improvvisamente complicata: «Loro hanno segnato quando noi stavamo giocando bene. Abbiamo sprecato due, tre occasioni. Ma va bene così, ringrazio la gente che mi ha sostenuto con tanto calore» . Spiega la resurrezione dopo il «colpo» di Mata: «E’ stato decisivo non abbatterci. Il gol è stato fortunato e noi stavamo facendo la partita» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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