Beato lui, tapiro… Babà, mozzarella di bufala e un sorriso, per scacciare via ciò che resta della malinconia per quella serata d’orrore, la notte tra il 26 ed il 27 novembre, quando Yanina ha telefonato, terrorizzata, per informarla che la rapina a mano armata era toccata a lei. L’inferno dentro, prima di scatenarsi con la Juventus, di riscatenarsi con il Lecce e, infine, di sorriderci su, ribadendo che incidenti del genere possono succedere ovunque, quindi anche a Napoli, dinanzi al Tapiro d’oro consegnatogli da Valerio Staffelli a Castelvolturno. La vita continua e, allora, un pizzico di ironia, che ad uno scugnizzo come il pocho non manca: telecamera di Striscia la notizia puntata addosso, a quel punto val la pena sdrammatizzare, inventarsi un commerciante, dedicandosi ad una gag. Poi, il tapiro nel salotto di casa, e una passeggiata su Twitter: «La vittoria sul Lecce è importante, ma ora daremo il massimo per passare il turno mercoledì sera. Siamo fiduciosi». Niente scherzi né tapiri.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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