A pensarci fa un certo effetto. La squadra è volata a Milano, diecimila tifosi lo faranno in giornata, l’attenzione generale è tutta lì, nella partita che vale una stagione.
E non c’è il Pocho, che resta a Napoli, in un lunedì che mai avrebbe immaginato finisse così. Lavezzi non è partito con la squadra, la partita che doveva essere la sua, la vedrà probabilmente a casa sua, da solo. Sarà la sera più strana dell’argentino, bloccato da una squalifica troppo dura ma anche da un temperamento che non è riuscito a frenare. Pagherebbe qualsiasi multa per scendere in campo stasera. E invece no.
La solitudine del Pocho, nel giorno più difficile. Solo con il peso di quei gol letteralmente mangiati con il Villarreal, di quel palo assurdo che se si fosse trasformato in gol lo avrebbe reso immortale. Pensare, rimuginare, riflettere, forse anche sulle parole di De Laurentiis. Il presidente lo aveva bacchettato spesso poi, gli ha dedicato la frase più bella: “Come si fa a prendersela con uno che ha pianto per un’ora negli spogliatoi, per la sconfitta col Villarreal”. Appunto, come si fa. Forza Pocho, che questo strano lunedì ti serva da lezione per tornare in azzurro, più grande di prima.
La Redazione
C.T.
Fonte: Leggo
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