Quali sono le caratteristiche tattiche del Napoli?
La nostra squadra sfrutta al massimo le qualità della rosa, siamo una formazione che lascia il possesso palla agli avversari per poi cercare ripartenze rapide e micidiali. Questa è la nostra migliore arma.
Dove potete arrivare?
Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto fino ad ora, ma io sono uno che non si accontenta mai, che ha fame di vittorie, così come il resto della squadra. Vogliamo migliorare e diventare uno dei migliori club in Europa.
In molti a Napoli ti paragonano a Maradona, che ne pensi?
Non ho particolari problemi su questo tema, anche se l’unica cosa che mi accosta a Maradona è che entrambi siamo argentini. Lui ha scritto la storia di questo club, tutti sanno cosa ha fatto qui, io provo solamente a fare del mio meglio, ovvero giocare bene a calcio. Non mi preoccupo di questi paragoni, e sopporto benissimo tutta questa pressione perché so benissimo che Maradona è stato, è e sarà sempre una sorta di Dio qui a Napoli. Io sono argentino, come lui certo, ma sono anche un giocatore con caratteristiche diverse; sono un calciatore che si mette completamente a servizio della squadra.
Come hai cominciato a giocare a calcio?
Sono nato a Rosario e ho cominciato a giocare lì, poi a 14-15 anni ho cominciato a giocare per una squadra di terza categoria dove sono stato scovato da un osservatore del Genoa che ha comprato il mio cartellino e poi mi ha lasciato in prestito in un club di prima divisione, il San Lorenzo. Sono stato lì per tre stagioni anche dopo che il Genoa mi aveva acquistato, poi lo stesso San Lorenzo ha deciso di riscattare il mio cartellino… poi è arrivato il Napoli che mi ha portato in Europa.
Raccontaci un po’ delle tue origini…
Vengo da una famiglia umile, con poche possibilità, ma in Argentina ci sono molte storie come le mie. Per questo molti bambini giocano a calcio, sperano di avere fortuna così… come nel mio caso
Come mai El Pocho?
E’ un soprannome che mi hanno dato da bambino, perché avevo un cane che si chiamava così… e così mi è rimasto il suo soprannome…
Oltre alla Serie A dove ti piacerebbe giocare?
Mi piace la Liga spagnola dove ci sono un sacco di calciatori forti, ma anche la Premier League non è niente male. Sono due campionati interessanti, dove ogni calciatore vorrebbe giocare prima o poi. E’ il bello del nostro lavoro, ci permette di girare Paesi e scoprire culture differenti. Ad esempio, io non parlo inglese, ma un giorno mi piacerebbe impararlo…
Qual è il tuo modello?
Maradona
Qual è il giocatore che ammiri di più?
Non ho modelli attuali, ma un calciatore che mi piace sempre guardare alla tv è sicuramente Messi
Chi vince la Champions?
Non lo so, spero solamente che il Napoli faccia bene…
Fonte: Eurosport
La Redazione
C.T.
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