« Ora pensiamo al Manchester ». E’ appena terminata la sfida con la Lazio. Lavezzi vorrebbe archiviarla ma non ci riesce. Ha ancora lo sguardo truce con cui si è rivolto a Marchetti nei minuti di recupero. Uno sguardo di rabbia e disperazione. Quel pallone l’aveva visto già in fondo al sacco. Un tiro micidiale, scagliato con tutta la convinzione possibile, a colpo sicuro.
Il Pocho voleva vincere questa partita. Aveva fatto di tutto per vincerla. Dribbling, cross, tiri. Suo l’assist a Cavani che da pochi metri ha deviato in porta trovando sempre Marchetti pronto alla parata. « Ci è mancato solo il gol» , ripete Lavezzi, a chiunque lo intervista a caldo. « Vi abbiamo provato in tutte le maniere, con tante azioni ma purtroppo Marchetti ha parato di tutto. Per me è come se avessimo vinto».
LEADER – Il Pocho aveva giocato la prima vera partita da leader. Un trascinatore in campo, dal primo all’ultimo minuto. Si vedeva che era in serata di vena. E nonostante la marcatura spietata dei difensori avversari, dei raddoppi, dell’entrate pericoloso, Lavezzi era riuscito a creare i pericoli maggiori per la difesa laziale. Nella ripresa, poi, è arrivato vicinissimo al gol quando sul terreno di gioco il Napoli era schierato con tre punte più Maggio. « E’ andata così, pensiamo a martedì sera ». Prova a consolarsi. A spiegare ai tifosi che il morale resta intatto in vista della Champions. A far capire agli inglesi che fra tre giorni sarà dura per loro:« L’atteggiamento della squadra è quello giusto. Se giochiamo così, prima o poi le vittorie arriveranno. Non è il caso di disperarsi più di tanto. Non sempre troveremo un portiere che para l’impossibile ».
CARICA – Negli occhi dell’argentino, rientrato dagli impegni con la nazionale più carico che mai, si nota ancora un filo di rabbia. Gli sarebbe piaciuto fare il bis dopo la rete realizzata all’Udinese. Anzi, il tris, visto che ha messo a segno un gol importantissimo anche con la maglia albiceleste, in quei pochi minuti giocati contro la Bolivia. « E’ brutto non vincere partite simili, ma ora dobbiamo guardare avanti. E guardare con ottimismo. Il Napoli c’è, è pronto ad affrontare gli inglesi, proverà a tutti i costi a qualificarsi agli ottavi. Ci capita un’occasione irripetibile ».
NOTTE CHAMPIONS – Martedì sarà la sua notte. Lavezzi lo sente. Dall’altra parte, il suo estimatore per eccellenza, Roberto Mancini. E poi l’amico e connazionale Aguero. Ma soprattutto i sessantamila del San Paolo che contano molto su di lui per avere la meglio su una corazzata del calcio mondiale. E ci contano anche Mazzarri, De Laurentiis, tutti.
QUELLA TRAVERSA – All’andata centrò una traversa. E martedì sera non ci sarà un altro Marchetti dall’altra parte. O perlomeno spera di non trovare un altro portiere in vena di miracoli. E lasciando lo stadio ancora chiedeva: « Ma come ha fatto a parare quel tiro? Come ha fatto? Li troviamo tutti noi? ». Ormai era già scattato il count down per martedì sera e la Lazio sembrava già lontana dai pensieri di tutti. Ma non da quelli di Lavezzi.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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