Elenco lungo, elenco con qualche falla e qualche grande artista: Lavezzi, il Pocho, l’uomo che il San Paolo ha incoronato idolo dopo averlo visto all’opera appena una volta, in Coppa Italia con il Pisa nel 2007. Un crescendo di amore e passione, nei suoi confronti: faccia da scugnizzo, colpi di fulmine e di genio, e il coro rispolverato dal cassetto dei sogni che una volta era di Diego. “Olè-olè-olè-olè Pocho-Pocho”. Brividi. Un onore riservato a lui, a Ezequiel, anni e anni dopo l’abdicazione di re Maradona. Nessuno avrebbe mai scommesso che il popolo azzurro avrebbe potuto amare un altro giocatore in questo modo così viscerale. Talmente viscerale che, dopo anni, Lavezzi s’è sentito quasi in prigione. La storia è finita, adieu Pocho. Ma prima o poi qualcosa accadrà: il Sudamerica è lontano ma così vicino. Sempre.
Fonte: julienews.it
La Redazione
P.S.
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