La brutta notizia l’ha comunicata lui stesso. Il Pocho ha lanciato un messaggio ai tifosi su Twitter. «Volevo comunicarvi che ho avuto un stiramento, il tempo di guarigione è quattro settimane». Proprio così, Lavezzi ha subìto una lesione longitudinale, un’elongazione del retto femorale della coscia destra (stiramento). I tempi di recupero sono di 4-5 settimane.
Nella zona infortunata si è formato un edema: il Pocho ha cominciato ieri la fisioterapia a Castelvolturno. Continuerà le cure fino a giovedì e partirà solo nella serata, o forse addirittura venerdì, per l’Argentina. L’infortunio, quindi, gli farà ritardare la partenza di un giorno perché è importante che per infortuni del genere le cure vengano seguite in maniera particolareggiata nei primi giorni. Poi il medico sociale azzurro De Nicola darà un programma di recupero a Lavezzi e il Pocho proseguirà il protocollo in Argentina.
Un lavoro specifico che dovrà seguire per superare nel migliore dei modi l’infortunio. Poi le cure le intensificherà al ritorno a Napoli, cioè quando potrà tornare a essere seguito da vicino dallo staff sanitario azzurro.
Quattro settimane di stop, ciò vuol dire che Lavezzi dovrebbe tornare disponibile per la partita del 22 gennaio in programma a Siena. Cioè salterà Palermo e Bologna di campionato e la gara di coppa Italia contro il Cesena. Una maledizione il turno pre natalizio: tra infortuni e squalifiche il Pocho salta spesso l’ultimo impegno dell’anno. Stavolta però l’inconveniente non gli farà anticipare la partenza per l’Argentina, anzi farà ritardare di un giorno il rientro a casa.
Un’assenza grave, pesante. Lavezzi nel Napoli è insostituibile, sta giocando con grande continuità di rendimento: è la sua migliore stagione da quando gioca a Napoli. Praticamente sempre al di sopra della sufficienza, sia in campionato che in Champions. Sarà una perdita grave per Mazzarri: pronto a essere lanciato nella mischia Goran Pandev, il macedone che sta entrando in condizione e può dare un contributo importante. La doppietta alla Juve gli ha dato grande fiducia, adesso sta giocando più spesso e sta entrando nei meccanismi del tecnico toscano.
Adesso avrà le sue chance e la possibilità di giocare con continuità, una partita dietro l’altra. Si comincia contro il Genoa, poi Pandev potrà giocare le tre partite di inizio anno nel tridente con Hamsik e Cavani. Ovviamente con il macedone in campo cambierà la fisionomia degli azzurri, Pandev ha caratteristiche totalmente diverse da quelle di Lavezzi. L’argentino è l’unico capace di saltare l’uomo, sa andare via in dribbling e creare la superiorità numerica. Il Pocho dà imprevedibilità, fantasia, non ha sbagliato praticamente una partita in questo campionato. Tra l’altro aveva giocato sempre titolare saltando per infortunio solo la gara con il Chievo Verona e partendo dalla panchina a Bergamo contro l’Atalanta. Ha stretto i denti contro il Milan scendendo in campo in condizioni difficili per un colpo rimediato nella prima trasferta di Champions a Manchester contro il City.
Pandev è un elemento di esperienza, a differenza di Lavezzi, ragiona di più e riesce a essere più freddo sotto porta. Ottima tecnica di base ma pochi guizzi, più che altro è bravo a far ragionare la squadra e a dare palloni buoni per le giocate dei compagni. Adesso avrà l’occasione di prendersi ancora di più il Napoli, di entrare negli schemi, di lasciare il segno. Arrivato in prestito dall’Inter ha avuto in difficoltà a entrare in condizione e poi è stato bloccato da un infortunio muscolare in occasione della sfida del «Meazza» contro l’Inter. Restò fuori un mese, rimase ai margini, attraversò momenti difficili.
Poi la serata contro la Juve ha segnato il suo risveglio, adesso si attendono altre prestazioni importanti, altre giocate decisive. E possibilmente gol pesanti, decisivi che possano contribuire a rilanciare il Napoli in campionato. Adesso la distanza dalla zona Champions è consistente.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
