Sarà un caso, sarà il destino, fatto sta che proprio nel momento in cui il suo nome è tornato in auge, con qualche rimpianto a cotè assolutamente normale nei giorni post-Juve, il sorrisone da scugnizzo di Ezequiel Lavezzi è ricomparso su Napoli e il Napoli: cappello bianco di lana e mise alla moda, la sua maglia numero 22 della Coppa Italia coperta dalle firme degli ex compagni e di Mazzarri, e l’ambasciatore Morgan De Sanctis immortalato con lui nel solenne momento della consegna parigina. Fa sempre un certo effetto.
L’AMICO – E allora, la storia. Singolare, divertente e anche un po’ romantica. Modello amarcord: il portierone azzurro approfitta della pausa di due giorni concessa da Mazzarri dopo la sfida scudetto di venerdì al San Paolo con la Juve, vola per a Parigi per un weekend con la dolce moglie Giovanna, incontra il Pocho e a nome della squadra gli consegna la maglia con la coccarda della Coppa Italia. Un ricordo che Lavezzi non aveva fatto in tempo a prendere e conservare. Lui, amico per sempre del Napoli, di Napoli; un azzurro indelebile nonostante il bleu del Paris Saint-Germain; una gioia grande così testimoniata dalla foto diffusa al mondo attraverso l’immancabile Twitter insieme con Morgan, fasciato in un elegante paltò: «Voglio ringraziare i miei ex compagni di squadra per la maglia che mi hanno mandato. E’ stato un gesto veramente carino».
IL TAPPETO MAGICO – La sua maglia, per la precisione: la 22, numero libero nel Napoli di oggi, con il nome Lavezzi impresso a fuoco sulle spalle e le firme del tecnico e di tutti i ragazzi che il 20 maggio 2012 hanno condiviso il momento storico dell’Olimpico. Un ponte ideale Napoli-Parigi; un tappeto magico azzurro che lo ha fatto volare nei ricordi e tra le braccia di una città che lo ha amato come nessuno degli eroi del calcio moderno e che, dopo il pareggio con la Juve, nella frenesia dei bar dello sport messi su dalle radio, dalle televisioni e dai blog, negli ultimi giorni ne ha rimpianto i guizzi e l’estro come mai fino a questo momento.
RENDEZ-VOUS NAZIONALE – De Sanctis e Lavezzi insieme a Parigi, sì, ma non solo: il portiere azzurro, infatti, ha colto l’occasione per incontrare anche gli altri due italiani del Psg, Salvatore Sirigu e Marco Verratti. Amici di Nazionale, tra l’altro, come all’Europeo fu anche Thiago Motta, altro oriundo della squadra di Ancelotti. Il gruppetto ha approfittato del momento per cenare insieme e trascorrere le giornate libere concesse dai rispettivi allenatori. Un rendez-vous nel segno del Napoli e dell’Italia di Prandelli. Con il Pocho a fare da grande anfitrione.
SALUTI DA EDI – Un Lavezzi contento, sereno, nostalgico ma anche appagato dalla nuova, esaltante esperienza parigina. Un Pocho mai dimenticato dai suoi antichi compagni azzurri che, tra l’altro, ieri ha riscosso anche l’abbraccio virtuale dell’ex gemello del gol, Edinson Cavani: «I miei più sinceri auguri di successo e congratulazioni ad un esempio di compagno come il Pocho», il tweet di Edi attraverso il suo profilo ufficiale. Un messaggio accompagnato da una foto emblematica: lui, Eze e Hamsik che festeggiano un gol in Champions. Il canto dei Tre Tenori.
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