Prova di forza dell’Athletic Bilbao, che all’indomani dell’accoppiamento con il Napoli nel sorteggio di Nyon, ci mette meno di 25 minuti per siglare tre gol e rovinare la festa dei padroni di casa del Borussia Moenchengladbach, nel giorno della presentazione della nuova squadra al Borussia Park. Tre reti nate tutte da giocate d’angolo e che portano la firma dell’erede di Fernando Llorente, Aritz Aduriz.
PROVE GENERALI. Se i ragazzi di Rafa Benítez vorranno accedere alla fase a gironi della prossima Champions League, nei prossimi giorni dovranno lavorare con estrema cura le situazioni a palla ferma. Questo l’avvertimento che arriva dall’Alta Westfalia, dove la squadra allenata da Ernesto Valverde ha superato in scioltezza la compagine guidata dal collega Lucien Fevre, che poco più che due mesi fa ha concluso la Bundesliga con un positivo sesto posto che le permetterà di disputare i preliminari di Europa League, dove l’attende il Sarajevo. Nell’occasione il tecnico basco si è affidato a un undici titolare molto simile a quello che verrà schierato contro il Napoli. Tra i titolari manca solo l’acciaccato capitan Gurpegi, rimasto a Bilbao e, sulla trequarti, giostra l’ex Betis Siviglia Beñat, preferito a Ibai Gómez nel ruolo ricoperto fino all’anno scorso da Ander Herrera, volato a Manchester. La vera novità, però, è la riapparizione del convalescente Aduriz, che non si vedeva in campo da fine luglio, quando era stato fermato da un problema muscolare.
TRIPLA CAPOCCIATA. Nonostante la pausa forzata, il terminale offensivo dei leoni baschi, autore di 16 reti nell’ultima Liga, non ha perso l’istinto da predatore, com’è stato chiaro fin dal quarto d’ora, quando ha insaccato il vantaggio con una capocciata su angolo calciato dalla destra da Susaeta. Pochi istanti e la giocata si ripete con i medesimi interpreti che corrono ad abbracciarsi nuovamente. Prima dello scoccare del 25′, poi, Aduriz completa la sua tripletta sugli sviluppi di un corner calciato dal lato opposto da Beñat, grazie a un tocco complice di Iturraspe. Tre gol, tutti di testa. Oltre alle improvvise verticalizzazioni, è proprio questa l’arma più efficace degli agguerriti biancorossi.
Fonte: Corriere dello Sport
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