Mettere da parte le negatività
«perché a Reggio Calabria dobbiamo fare bene per forza».
L’invito parte da Manuel Scalise, esterno che, da qualche settimana, ha perduto la sua alternativa a destra, ovvero Del Prete, operato al menisco. Poco male, avrà la corsia tutta per lui, almeno per cinque, sei partite. Un bene per l’ambizione del calciatore, un male per la gestione di Auteri, che ancora una volta si trova a fare i conti con una coperta troppo corta.
«Io non la vedo così – afferma Scalise – ci vuole un po’ più di calma prima di valutare adeguato o meno un organico. Ci sono ancora altre sette partite prima della conclusione del girone d’andata, se poi la società riterrà che non siamo più buoni per la Nocerina ci faremo da parte».
Provocazione la sua, in difesa dei nuovi che non si sono ancora inseriti:
«È normale che quando non arrivano i risultati per i nuovi non è facile l’inserimento. In realtà vedo molta negatività in giro sul nostro conto, non la comprendo anche perché dimostriamo in campo un’identità ben precisa. Dobbiamo solo eliminare qualche errore di lettura nella gestione delle partite».
Corsa, cuore e polmoni, e poco importa se arrivato sul fondo, talvolta perde lucidità nell’escuzione del cross. Ma contro il Grosseto ha fatto la sua parte, fornendo un assist al bacio a Castaldo, festeggiato come se fosse un gol.
«Visto che non segno – conclude sorridendo Scalise – esulto sugli assist vincenti. Le grida di Auteri? Se i risultati sono quelli dello scorso anno, mi può pure menare».
Out Del Prete, complicato il recupero di Bolzan: a sinistra giocherà Donnarumma. In attacco salgono le quotazioni di Maikol Negro, anche perché ieri Farias non ha completato l’allenamento per il riacutizzarsi di un vecchio problema al ginocchio.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
