Un po’ stupita dalle frasi del direttore generale del Napoli, l’assessore allo sport Pina Tommasielli s’affretta a gettare subito acqua sul fuoco. «Mi dispiace per i toni di questa nuova polemica, bastava fare una telefonata per sapere che il dirigente proprio nelle stesse ore in cui Formisano parlava, ha posto la sua firma alla determina che ci consente di dare il via libera al Napoli per i lavori al San Paolo».
L’esponente della giunta De Magistris si sbilancia anche sui tempi. «Pochi giorni e notificheremo formalmente alla società azzurra la conclusione dell’iter burocratico. E il Napoli sarà nelle condizioni di poter avviare i lavori previsti in tempo utile per rispettare le scadenze indicate dalle prescrizioni della Uefa. Ma io non sono mai stata preoccupata e neppure per un momento ho pensato che queste opere non potessero venire realizzate nei tempi previsti dagli accordi tra Napoli e Comune».
Tra il Comune e il club, dunque, rischia di calare ancora il gelo. Pina Tommasielli replica. «Non è neanche corretto parlare di ritardo nella firma della determina che dà esecuzione alla delibera del 15 febbraio scorso sui lavori – dice – si tratta soltanto di un normale percorso amministrativo. Ora il Napoli può iniziare i lavori».
Insomma, pare che non ci siano nuovi intoppi. Anche se, stando alle parole di Alessandro Formisano, il Napoli è completamento all’oscuro. Ma anche sul discorso della transazione dei debiti pregressi, l’assessore allo sport del Comune ha qualcosa da dire al Napoli. «Un conto è la volontà politica mia e del sindaco che è quella di mettere la parola fine a una vicenda che si trascina da anni – dice – un’altra è ciò di cui hanno bisogno i nostri dirigenti per poter formalizzare la transazione. Mi sembra naturale che si voglia prendere visione di tutte le voci variabili inserite nella convenzione: è normale che i dirigenti vogliano vedere gli incassi delle partite, le entrate pubblicitarie e tutto il resto prima di sottoscrivere al’accordo. Di sicuro da parte di questa amministrazione, c’è la volontà a trovare una soluzione».
Gli interventi per poter ottenere la licenza Uefa sono suddivisi in due lotti. Il primo è relativo a una spesa di circa 280mila euro e l’altro di 704mila euro. Con l’ultimo atto che il Comune ha sottoscritto ieri, potranno partire in maniera immediata i lavori per la riqualificazione dell’impianto, rispettando il cronoprogramma condiviso con la società ed approvato dalla Uefa che prevede il termine dei lavori entro il 30 giugno 2013.
A questo punto, a meno che non insorgano nuove complicazioni i lavori allo stadio San Paolo potrebbero iniziare prima di Pasqua. Il Napoli ha infatti individuato già le ditte che dovranno operare al San Paolo per la ristrutturazione. Una spesa che toccherebbe al Comune, proprietario dell’impianto di Fuorigrotta ma che, secondo gli accordi, vengono delegati al club. Ovvio, il milione di euro che il Napoli sosterrà per rendere il San Paolo «europeo» verranno scalati dal credito che il Comune vanta dal club azzurro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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