A Roma c’è stato l’Habemus Papam, a Napoli si attende “L’Habemus Diakité”. L’arrivo del roccioso difensore della Lazio in azzurro è ormai annunciato da settimane, per non dire da mesi. Appuntamenti fissati, annunciati, e sempre rimandati. Neanche questa è la settimana in cui il ds del Napoli Riccardo Bigon incontrerà il procuratore del giocatore, Ulisse Savini, e i suoi collaboratori. Come mai questo ritardo? In primis si sono messi problemi personali dello stesso Savini (prima un malanno di stagione, poi alcuni viaggi all’estero), ma ora sembra essere proprio Bigon a temporeggiare. Il motivo può essere duplice. Mentre il giocatore deve ancora dare l’ok ai diritti d’immagine (il famoso contratto tanto discusso che De Laurentiis fa firmare ai suoi calciatori) ci sarebbe ancora un po’ di distanza tra domanda e offerta. La richiesta di Diakité è di un milione di euro a stagione per quattro anni di contratto. Mentre Bigon ha dato l’ok per il quadriennale (Diakité a breve compirà 27 anni), il ds partenopeo non vorrebbe offrire più di 800mila euro a stagione. Una cifra che, guarda caso, è la stessa che il presidente della Lazio Lotito ha detto di aver offerto al difensore. Da qui il fastidio del patron biancoceleste per questa trattativa col Napoli. Ma intanto questa distanza economica, seppur non incolmabile nella forma, potrebbe non essere il solo motivo per cui il Napoli esita a mettere sotto contratto il difensore. Su Diakité al Napoli potrebbe pesare anche il futuro di Mazzarri: a quanto pare la società vuole capire chi sarà il prossimo allenatore azzurro. Considerando i prestiti di Fernandez e Uvini, che salvo novità rientreranno alla base, e Rolando che dovrebbe essere riscattato, prima di aggiungere Diakité alla truppa si aspetta il parere dell’allenatore. Ovviamente per Mazzarri nessun problema, ma se in futuro dovesse arrivare un altro tecnico potrebbe avere idee diverse. Ecco perché, forse, Bigon temporeggia con Savini: questo senza nulla togliere al fatto che ogni momento è quello buono per il fatidico appuntamento e il tanto atteso “Habemus Diakité”
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
