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L’appello di Luigi Cesaro: “Coniugi Cavani restate a Napoli”

G entili signori Cavani
ho sentito la necessità, come rappresentante dell’Istituzione che rappresenta l’intera area metropolitana partenopea, di rivolgervi un sentito ed accorato appello.
Mi scuso fin da ora se con queste poche righe rischio di intromettermi nelle decisioni che una famiglia ha il diritto di assumere nella tranquillità delle proprie mura domestiche.
I fatti di cronaca che hanno visto la signora Maria Soledad coinvolta in un increscioso quanto deprecabile episodio di micro delinquenza, hanno giustamente colpito l’opinione pubblica e fatto pensare ai più di un vostra possibile decisione di trasferirvi in un’altra città ed in un altro club. A poco serve riportare dati statistici che testimoniano come tali gesti siano ugualmente registrati, anche in numero superiore, nelle maggiori metropoli europee e d’oltreoceano.
Rimane la realtà di un atto criminoso che rischia di avere una risonanza ed un impatto negativo per l’immagine di Napoli, inevitabilmente ingigantita perché probabile causa dell’addio di un campione.
Ho letto con estremo piacere che lei signor Edinson continua ad esprimere sentimenti di amore nei confronti della nostra terra, ma comprendo che nel vostro intimo possa essere rimasta scalfita la serenità e la tranquillità del vivere quotidiano.
Stiamo attraversando un momento difficile e complesso e stiamo, con notevoli sforzi, ma con grande compattezza delle istituzioni, cercando di rilanciare l’immagine ed il ruolo di Napoli nel mondo, combattendo anche questi episodi, che risultano essere enormi macigni per la nostra credibilità. La vera Napoli affronta ogni giorno tante piccole battaglie che affondano le proprie radici in preconcetti e strumentalizzazioni, spesso fomentate anche da derive razziste.
Ecco perché, nel pieno rispetto di quelle che sono delle sue decisioni professionali, le rivolgo un mio invito personale a restare nella nostra Città.
La ringrazio vivamente se vorrà continuare ad essere un’icona del Napoli e di Napoli, e già da ora mi pregio di invitare lei e la sua signora, concluse le Olimpiadi, presso la sede della Provincia, per esternarvi personalmente la solidarietà e la vicinanza che meritate. Nel frattempo credo che, guardando le partite di Londra 2012, per noi napoletani, come accadde con l’Argentina di Maradona, l’azzurro del suo Uruguay risulterà molto, ma molto familiare.
Con stima ed affetto

Presidente Provincia di Napoli

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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