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L’appello di Careca a Cavani: «Edi resta, puoi fare la storia del Napoli»

L’ex azzurro avverte: «Bisogna costruire intorno a lui una squadra da scudetto»

Da vincitore del Napoli di Maradona: «Sulla carta non c’è partita». Guai a dirlo a Mazzarri, ma Antonio Oliveira Careca non ha dubbi: il Napoli oggi deve fare un solo boccone del Cagliari. «Non so come giocano i rossoblù, hanno fatto buoni risultati. Però se il Napoli gioca come sa, non esiste altro risultato che la vittoria. La differenza di motivazioni farà il resto, il Cagliari è già salvo».

Sperava in qualcosa di meglio dalla sua ex squadra?
«A gennaio dopo la vittoria sulla Roma e quella striscia di risultati utili consecutivi, mi sono detto: adesso il Napoli non si ferma più e va a prendere la Juventus. Invece sono state fatali alcune gare proprio al San Paolo. Non tanto lo scontro diretto con i bianconeri, ma i punti persi contro Bologna, Torino e Sampdoria».
Però è rimasto questo secondo posto...
«Piazzamento onorabilissimo, ma resta sempre il rammarico quando ti trovi a lottare per lo scudetto e poi devi cambiare rotta. Un club come il Napoli ogni anno dovrebbe puntare al tricolore. Quest’anno sembrava l’anno giusto anche se va detta una cosa: a livello di organico i bianconeri sono superiori».
Intanto c’è il Milan che non molla: quattro punti di distanza sono tanti o pochi?
«Sono tanti se il Napoli gioca da Napoli, come ha fatto nelle ultime settimane. A me il match di San Siro è piaciuto, gli azzurri hanno dimostrato grande maturità. Non si sono arresi allo svantaggio, hanno raggiunto il pareggio, sfiorato la vittoria e quando hanno capito che non avrebbero sfondato, hanno gestito il risultato. E poi oggi il Milan deve vedersela con la Juve, si può approfittare».
È una giornata fondamentale?
«Se il Napoli allunga ancora, dico di sì. Psicologicamente sarà dura per il Milan recuperare sei o sette punti. Oggi è decisiva, battere il Cagliari significa mettere in cassaforte il secondo posto».
Cosa le piace del Napoli e cosa non la convince ?
«La fase difensiva troppe volte non è impeccabile. La squadra subisce gol evitabili e quando nel campionato italiano commetti certi errori, va a finire che paghi sempre dazio. L’attacco è il reparto che funziona meglio. Quest’anno c’è stato anche un discreto contributo dei centrocampisti in zona gol, avere tiratori come Dzemaili e Inler è molto importante».
Cavani tiene i tifosi con il fiato sospeso: resta o va via ?
«Spero che resti ma è difficile. Soprattutto quando la tentazione si chiama Real Madrid o club di questo livello. Io gli dico: non sai cosa ti perdi se vai via da Napoli, puoi fare la storia della squadra e battere i record di tutti i cannonieri però alla fine la decisione è soltanto tua».
Oggi è uno dei più forti al mondo?
«Per arrivare al top, devi vincere qualcosa. Sicuramente da quando è a Napoli è cresciuto tantissimo però in giro c’è gente del suo livello che viene considerata più forte solo perché ha alzato trofei importanti. Forse proprio questo è uno dei motivi che potrebbe spingerlo lontano da Napoli. Se invece dovesse restare, allora intorno a lui si dovranno creare i presupposti per arrivare a vincere questo benedetto terzo scudetto».
Mazzarri invece è avviato alla riconferma.
«È tra i migliori in Italia, in suo favore parlano i risultati. Giusto continuare con lui».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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