Mario Petrone, ex allenatore di Gianluca Lapadula – attaccante del Pescara cercato dal Napoli – al San Marino nella stagione 2011-2012, è intervenuto ai microfoni di “Si Gonfia la Rete – Secondo Tempo” in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Gianluca è un ragazzo eccezionale, che ci tiene molto al progetto che va a sposare. Sentendo le parole del procuratore, non mi meraviglio del fatto che il ragazzo abbia le idee chiare. Farà di tutto per far bene al Pescara. Lui nasce come esterno di centrocampo, lo prendemmo per farlo giocare in fascia ma dopo una settimana di lavoro in ritiro mi accorsi che era sprecato in quella zona di campo. Ha tutto per fare la punta. Ciò che sta facendo oggi a Pescara lo ha dimostrato con noi anche in Lega Pro. Ha dribbling, forza fisica, profondità, è attaccato alla maglia che indossa e fa gruppo. Gli auguro di giocare nel prossimo anno in Serie A. Sulla sua esplosione tardiva? Lui nasce come esterno, sono quattro anni che fa la punta di ruolo. L’anno dopo andò a Cesena, ebbe dei problemi fisici dopo aver fatto un buon ritiro. Poi andò a Frosinone in cui giocò poco. Lui ama stare davanti alla porta mentre al Frosinone si giocava con un tridente che non lo favoriva. L’esperienza al Nova Gorica in Slovenia è stata positiva, ma quando un giocatore va all’estero in un campionato minore magari non viene apprezzato. Ha tanti margini di miglioramento. Su un possibile futuro al Napoli? Me lo auguro, sono tifoso del Napoli per cui vedere un ragazzo cresciuto con me vestire la maglia azzurra sarebbe bello. Il Napoli, insieme alla Juventus, è la migliore squadra in Italia. Prenderlo e fargli fare le ossa in qualche squadra in categoria non sarebbe una cattiva idea. È uno scugnizzo. Giocando a tre davanti, e con tre competizioni, è giusto avere più attaccanti in rosa. Può rientrare nel parco offensivo del Napoli senza problemi. Su Sarri? L’anno scorso Sarri ha vinto la panchina d’argento e io quella di Lega Pro. Il mio è un percorso simile al suo, siamo partiti dal basso per poi raggiungere le nostre chance. Sono contento del suo percorso, perchè noi non abbiamo calcato determinati palcoscenici da calciatori per cui raggiungere determinate categorie per meritocrazia è una speranza per tutti noi. Non mi meraviglio delle belle cose che sta facendo Sarri a Napoli, solo chi ha fatto tanta gavetta può risolvere determinate situazioni.”
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