Al pareggio del Napoli a Cagliari è corrisposta la replica di Juve e Roma, che asfaltando Atalanta e Catania hanno accentuato il vantaggio sugli azzurri. Altre due prove di forza di Conte e Garcia. Il 2013 si chiude così nel segno della delusione da parte dei tifosi napoletani perché fino al 10 novembre la squadra aveva gli stessi punti della Juve ed era in piena corsa per la qualificazione in Champions. Adesso i bianconeri sono a una distanza marcata, come peraltro la Roma, e la fase europea a gironi si è chiusa con un’incredibile eliminazione, perché gli azzurri sono arrivati a conquistare 12 punti. È il caso di guardare subito avanti, per il 2014 tre obiettivi da centrare. Il mercato Può essere il momento chiave della stagione perché occorrono rinforzi di qualità per cercare di accelerare il passo nella maratona-scudetto o battersi fino in fondo in Europa League e Coppa Italia. Il messaggio di Benitez è stato chiaro nei giorni scorsi. I recuperi di Hamsik e Zuniga sono preziosi, ma non bastano. Servono un difensore centrale di spessore (Cannavaro non sarebbe stato inferiore agli attuali Britos e Fernandez) e un altro esterno perché Maggio non ha più lo scatto di un tempo. E tre mediani non sono sufficienti, così come il vice-Higuain in realtà non c’è perché Zapata è giovane, utilizzabile solo per manciate di minuti. Le reti lanciate sul mercato internazionale da De Laurentiis potrebbero consentire di trascinare a Napoli giocatori di alta qualità: Agger o Mascherano, ad esempio. Le vittorie La maratona-scudetto è durissima ma passi falsi di Juve o Roma possono verificarsi negli ultimi cinque mesi di campionato. La partenza lanciata aveva ingannato, bisognava immaginare – al di là di infortuni e limiti di alcuni reparti – che sarebbe servito tempo a Benitez per far abituare una squadra profondamente rinnovata al suo gioco. Ci sono altre due importanti opportunità: l’Europa League, due volte vinta da Rafa, e la Coppa Italia, il trofeo conquistato nel 2012. Uno di questi successi è alla portata del Napoli, che, adeguatamente rafforzato, potrà procedere sui tre fronti. Lo stadio L’attuale legge sugli stadi, necessariamente ritoccata affinché non diventasse speculazione, non interessa a De Laurentiis, ma un accordo per il rilancio del San Paolo bisognerà pure trovarlo con il Comune. Una nuova convenzione, ad esempio, aspettando i tempi giusti per costruire un altro impianto. È un passo necessario da affrontare, come la creazione di un centro sportivo all’altezza di un club europeo. Sono questi gli irrinunciabili obiettivi per l’anno che verrà.
Fonte: Il Mattino
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