Una partita intensa, che è salita di ritmo fino a diventare frenetica. Napoli-Inter è stata una gara divertente, piena di interessanti spunti tattici. L’ho vista per voi e analizzata numeri alla mano. Ecco le mie riflessioni, divise in capitoletti per una più facile lettura.
IL POSSESSO PALLA
Comincerei da cosa ritengo più importante nel calcio, il possesso palla. I dati dicono che il Napoli ha avuto un possesso superiore (32′:46″) rispetto all’Inter, fermo a 25′:52. Ciò dimostra un volume di gioco superiore da parte del Napoli, strettamente collegato anche con il numero di palle giocate (856), rispetto a quelle dell’Inter, che ne ha giocate 581. Per questo motivo, a mio parere, i giocatori del Napoli si muovono in modo logico, utile e interdipendente (spero che questo termine esista in italiano!)
IL FLUSSO DI GIOCO
Mi ha colpito del Napoli il flusso di gioco. Effettivamente la mobilità continua del tridente d’attacco (più i centrocampisti Hamsik e Allan) ha sorpreso spesso Guarin (poco abituato a marcare) ma anche D’Ambrosio. La fascia sinistra dell’Inter risultava debole, complice la giornata decisamente negativa dei due centrali difensivi Miranda e Murillo (svirgolata da dilettante sul primo gol di Higuain). Efficaci i movimenti di Insigne, che “tagliava” verso centro liberando Hamsik che si allargava ricevendo ottimi passaggi dalle retrovie. Complimenti. Ottima prestazione di Jorginho (126 palle giocate) di cui 107 passaggi riusciti e solo 12 palle perse. Rispetto a Medel il paragone è 66 palle giocate e 53 passaggi riusciti. Spesso le partite si vincono a centrocampo, per questo direi che Jorginho è stato fondamentale. Altro dato da sottolineare è l’eccellente partita, a mio avviso, di Albiol: il difensore del Napoli ha dei numeri pazzeschi. 101palle giocate (89 passaggi riusciti), e aggiungo anche 23 giocate utili, che rispetto ai due centrali dell’Inter totalizzano insieme (ahimè Mancini!) 100 palle giocate con 69 passaggi riusciti… Ho voluto evidenziare una differenza sostanziale tra i giocatori del Napoli in alcuni ruoli chiave: Albiol, Jorginho, Insigne, senza dimenticare Higuain, valore aggiunto determinante e micidiale nella soluzione individuale, con quelli dell’Inter, poco propensi a mostrare (salvo gli ultimi venti minuti), un calcio piacevole e a chiara connotazione offensiva. Riguardo Albiol penso sia un centrocampista mancato, vista la sua propensione offensiva. A mio avviso andava contrastato da Brozovic.
LA RICERCA DELLA PROFONDITA’
La ricerca della profondità è indice di costante pericolosità. Il Napoli ha avuto una percentuale di 50/290 passaggi utili nella metà campo avversaria rispetto all’Inter con 30/148, ma è nel utilizzo dell’ampiezza che il Napoli eccelle: numeri alla mano 13/17 cross su azione dal fondo con solo 6/9 dell’Inter. Gli azzurri fanno vedere un calcio efficiente, che sfrutta sia l’ampiezza che la profondità.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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