Le ultime due trasferte della squadra di Mazzarri hanno portato il malumore nella tifoseria partenopea. Equamente distribuiti tra Torino e Roma, i sei gol al passivo accumulati nelle sfide contro Juventus e Lazio hanno affievolito gli entusiasmi e la speranza di disputare la prossima Champions League. Nonostante ciò, il Napoli di De Laurentiis potrà far affidamento anche domani sera su un pubblico caloroso, generoso e sempre clemente coi propri beniamini. Anche contro l’Atalanta, calcolando l’andamento della prevendita e gli abbonati, sugli spalti del San Paolo dovrebbero esserci più di 40.000 spettatori. I prezzi popolari dei tagliandi hanno sicuramente fomentato le presenze per la sfida agli orobici, ma il costo dei biglietti non è mai stato un fattore determinante per gli appassionati partenopei. I cori che prediligono i tifosi azzurri spiegano: “Sono pazzo di te, innamorato di te e mai ti lascerò”, oppure: “Sarò sempre al tuo fianco, io di te non mi stanco, sei la cosa più bella che c’è”. A prescindere dal risultato e dalla competizione, ciò che lega i tifosi a quella maglia azzurra è qualcosa di difficilmente spiegabile, tant’è che i sopra citati cori sono stati cantati, ad esempio, a Roma contro la Lazio negli ultimi minuti di partita, allorquando la sconfitta era ormai certa. Mai un fischio, mai una contestazione dal settore ospiti nei confronti del Napoli sconfitto nelle ultime due sfortunate trasferte, né dai 2500 napoletani allo Juventus Stadium né dai 5000 presenti sabato scorso all’Olimpico contro la Lazio, che hanno pure subito qualche sberleffo dai sostenitori capitolini che hanno intonato “O’ surdato ‘nnamurato”. Il pubblico partenopeo può ostentare con fierezza un dato unico nel panorama calcistico italiano: è la tifoseria a trascinare squadra e società, sempre e comunque, mentre nelle altre piazze sono società e squadra a dover invogliare le persone a stargli vicino andando allo stadio. Un dato, questo, che rende merito a quei tifosi che hanno sottoscritto la Tessera del Tifoso per star sempre vicino al Napoli, esemplari nel comportamento civico a prescindere dal risultato. Un legame viscerale, che dovrebbe portare i calciatori del Napoli a salutare con affetto i propri sostenitori al termine delle partite, senza limitarsi ad un una mano alzata formalmente da centrocampo, come accade quasi sempre nelle trasferte italiane. Per chi ha viaggiato ore ed ore per non farti sentire solo lontano da casa, un saluto ed un ringraziamento sentito valgono forse più di una vittoria sul campo.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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