Bestia nera. Non esiste altra definizione per German Denis, che con il Napoli sembra avere un conto in sospeso. E’ vero che la legge dell’ex è una costante nel calcio, ma nel caso del centravanti argentino si va anche oltre. Con quello di ieri sera, infatti, i gol segnati alla squadra partenopea sono diventati 6, 5 con la maglia dell’Atalanta e uno con quella dell’Udinese, distribuiti in 9 incroci con la squadra azzurra. E pensare che alla sfida di ieri sera, Denis era arrivato nelle condizioni peggiori. Non aveva ancora segnato in questo avvio di stagione e anche le sue prestazioni erano apparse lontane dagli standard a cui aveva abituato tutti nella sua carriera e soprattutto l’Atalanta. Peraltro, lo spartito tattico ideato da Colantuono lo stava mettendo nelle condizioni peggiori per tentare di fare male alla difesa partenopea. Per un tempo non ha praticamente visto palla. Ci ha provato in avvio, ma la sua conclusione è stata stoppata sul nascere da Albiol. Ci ha riprovato a pochi giri di lancette dall’intervallo e per poco non gli riusciva la sua classica azione di sfondamento. Se Ghoulam non gli si fosse aggrappato alla maglia, infatti, si stava per presentare tutto solo davanti Rafael.
UN’OCCASIONE UN GOL. La sensazione, insomma, era quello spunto dovesse restare un episodio isolato nell’arco della gara. Invece, quasi a sorpresa, Denis ha estratto dal suo cilindro prima una delle sue classiche aperture sull’esterno, innescando Raimondi sulla corsia di destra. Inoltre, non pago, si è gettato in area, pronto a ricevere il traversone del compagno. Con il suo movimento si è liberato dalla marcatura e poi, beneficiando della scelta di tempo errata di Albiol, è andato ad infilare Rafael. Lo stadio bergamasco è esploso, mentre lui è andato ad festeggiare sotto la Curva, ricevendo l’abbraccio dei compagni. E’ stata un’esultanza rabbiosa la sua, dovuta ad un digiuno troppo lungo e che forse aveva cominciato a sollevare i primi dubbi. Con quella prodezza, insomma, Denis dimostrava di esserci ancora.
INCREDULITA’ AZZURRA. Pur amareggiato per il mancato successo, il ds del Napoli Bigon non ha potuto far altro che concedere l’onore delle armi al centravanti nerazzurro. «L’ho salutato poco fa – ha raccontato – contro di noi segna spesso e volentieri, ormai ci ha preso gusto a far rispettare la dura legge dell’ex». Poi, però, è emersa tutta la delusione del dirigente: «Mi sto ancora chiedendo come sia stato possibile non riuscire a vincere. La sfortuna ci sta accompagnando in questo inizio di annata. Speriamo che in futuro la buona sorte cominci a concederci qualcosa. Adesso però pensiamo alla sfida con la Roma che ci attende sabato e che puntiamo ad affrontare nel migliore dei modi». C’è spazio anche per un appello ai tifosi, visto che il match si annuncia delicatissimo. «Sono convinto che i nostri sostenitori sappiano che l’atmosfera attorno alla partita deve essere all’insegna della sportività e nel ricordo di Ciro Esposito. In questo momento il calcio ne ha bisogno, la memoria di Ciro deve essere rispettata nel modo più corretto possibile. E sono certo che i nostri tifosi, in questo senso, faranno il massimo degli sforzi».
Fonte: Corriere dello Sport
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