C’è chi l’ha visto salire sull’aereo con gli occhi lucidi. Federico Fernandez era deluso per la sconfitta subita poche ore prima con il Psv Eindhoven. Si sentiva in colpa per i gol incassati. Lui è fatto così, sensibile fino all’inverosimile, attaccato come non mai alla maglia azzurra. Il «Flaco» temeva il giudizio di Mazzarri, della critica, dei tifosi. E li temeva ancora di più alla vigilia dei due impegni con la nazionale argentina in cui è stato convocato di nuovo, insieme con Campagnaro, dal cittì Sabella.
Fernandez, molto probabilmente, sarà uno dei protagonisti della sfida con l’Uruguay di Cavani in programma a Mendoza il 12 ottobre e poi con il Cile di Vidal a Santiago quattro giorni dopo. Sentiva aria di bocciatura intorno a se e non riusciva a darsi pace. Lo hanno consolato i compagni, in particolare Cannavaro che lo ha affiancato al Philips Stadion ma è squalificato con l’Udinese. «Tranquillo, abbiamo giocato tutti male, non te la prendere più di tanto».
Ma per Mazzarri, la sua prestazione non era stata giudicata negativa. Tantomeno l’aveva bocciato. Anzi, ieri, l’ha chiamato in disparte e gli ha fatto capire che sarebbe toccato di nuovo a lui agire al centro della difesa. Stavolta con Campagnaro alla sua destra e Gamberini a sinistra. Gli ha spiegato come deve conportarsi sulle palle alte e stare attento agli inserimenti dei centrocampisti. Ed a quel punto è tornato il sorriso sul volto del corazziere di Tre Algarrobos, il gioiello che il Napoli ha pescato nell’Estudiantes con la convinzione che possa diventare il centrale difensivo del futuro.
Fernadez, quest’anno, aveva giocato titolare solo in Europa League (in entrambe le partite), mai in campionato. Lo sarà stasera al cospetto dell’Udinese che ha sbancato Liverpool. E sarà l’occasione per dimostrare al tecnico ed ai tifosi del Napoli che quando la difesa è ben protetta dal centrocampo sarà tutt’altra cosa.
Tra l’altro avrà licenza di andare a staccare sulle palle inattive nell’area di rigore avversaria perchè neanche Mazzarri ha dimenticato quella doppietta realizzata in casa del Bayern proprio dal «Flaco». Tra le qualità di Fernandez, alto 1.90, c’è appunto il colpo di testa che in Olanda non ha potuto sfoderare per colpe non sue del tutto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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