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L’amara ironia di Maradona: “Ma il Napoli ha giocato contro la Roma? Pandev e Cannavaro, che errori!”

L’amara ironia dell’ex campione. «Ma il Napoli era in campo? Ha avuto paura?». Maradona ha lasciato l’Olimpico con una smorfia sul viso, dispiaciuto per la sconfitta sul campo della Roma, in quello stadio dove aveva subìto la delusione più grande della sua carriera: i fischi ascoltati mentre veniva eseguito l’inno argentino prima della finale del Mondiale ’90 tra la Seleccion e la Germania. «Non è che il Napoli ha perso: non c’era proprio», un sussurro ad Angelo Pisani e Stefano Ceci, il legale che segue la battaglia legale con l’Erario e l’amico che è al fianco di Diego da dieci anni e ha raccontato la sua storia nel libro «Io come Maradona: il sogno di un bambino», presentato giovedì scorso a Milano. Maradona avrebbe voluto festeggiare una vittoria degli azzurri. «Magari avremmo potuto fare un salto a Napoli da “Mimì alla Ferrovia”: e chi lo ha dimenticato quel ristorante?». Invece, Diego e i suoi accompagnatori (a cui si è aggiunto l’ex compagno Bruno Giordano) si sono recati in un albergo di Roma e hanno fatto un salto al Colosseo, un giro per le vie della capitale e in serata hanno raggiunto Milano. La partita del Napoli non è piaciuta all’ex capitano, proprio no. Un sobbalzo al tiro di Pandev respinto da De Sanctis e De Rossi. «Ma no, non si calcia così…». Un dribbling e il gol, ecco cosa avrebbe dovuto fare il macedone per superare il portiere della Roma. Diego è stato il primo ad accorgersi dell’infortunio di Totti. «Si è stirato, date retta a “papà”…», ha detto agli amici con cui commentava a voce alta la gara. Ha visto il gol di Pjanic nella sala ristorante dell’Olimpico. Aveva fatto una previsione: «Se calcia lui, è gol: deve aver studiato le mie punizioni…». E poi il brindisi con James Pallotta, il maggiore azionista della Roma, che alla tv del club ha rivelato: «Maradona ha detto forza Roma». Nessuno può crederci, mister Pallotta, perché l’affetto di Maradona verso il Napoli è sincero. Chiarisce, infatti, l’avvocato Pisani: «Diego, per ospitalità e sportività, ha detto “forza Roma” assecondando il padrone di casa e contemporaneamente “forza Napoli” tra i sorrisi della dirigenza romanista». È rimasto interdetto, Maradona, in occasione del fallo di Cannavaro su Borriello in area. «Ma cosa fa? Ma come si è fatto ingannare?». Avrebbe poi visto sul monitor che c’era stata la trattenuta dell’attaccante della Roma sul difensore. «Peccato. Torno ogni volta con grande piacere in Italia e sarei stato contento di assistere alla vittoria del Napoli e poi festeggiare… Speriamo che accada un’altra volta». Maradona potrebbe ripresentarsi a Fuorigrotta per salutare i giocatori, venerdì sera non visti per motivi di ordine pubblico ed evitare resse, e anzitutto Benitez, conosciuto quando Rafa era il manager del Liverpool e Diego era il commissario tecnico dell’Argentina: si recò nella casa dei Reds per incontrare Mascherano, El Jefecito che l’allenatore spagnolo vorrebbe adesso a Napoli per dare ulteriore personalità alla squadra e in particolare alla difesa. Si conclude stasera il viaggio italiano di Maradona. Sbarcato giovedì mattina a Milano, ha partecipato nei saloni della «Gazzetta dello Sport» alla presentazione dei dvd sulla sua vita realizzati da Gianni Minà e alla lettura della prefazione del libro di Ceci. Venerdì sera è stato all’Olimpico dove ha assistito alla sconfitta del Napoli contro la Roma. E stasera, accompagnato dal suo angelo custode Pisani, sarà negli studi della Rai per partecipare a «Che tempo che fa», il programma di Fabio Fazio in onda alle ore 20.10 su Raitre. In questo breve viaggio Diego è stato seguito dalla fidanzata calciatrice Rocio e dalla primogenita Dalma, oltre che dal legale napoletano Pisani e da Stefano, l’ex ragazzo cresciuto nel mito di Maradona.

Fonte: Il Mattino

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